Inizia il Gran San Bernardo |
Partendo ed arrivando a Cuneo (abituatevi… io vivo li), il
giro richiede due giorni di viaggio, due giorni di vedute e panorami
spettacolari. Il perno del giro è il massiccio del Monte Bianco, praticamente
lo si circumnaviga. Si attraversa la Valle d’Aosta, si transita in Svizzera
(non c’è bisogno di vignette autostradale) si fa un bel
pezzo di Savoia, pernottando a Albertville, e infine si rientra dal Colle dell’Agnello,
dopo aver attraversato alcuni tra i migliori colli francesi.
Primo giorno
Cuneo - Colle del Gran San Bernardo - Col de la Forclaz - Beaufort - Albertville
Cuneo - Colle del Gran San Bernardo - Col de la Forclaz - Beaufort - Albertville
Lato svizzero del GSB |
Mappa |
Tutto il percorso è su strada molto ben tenuta, divertente
ma sicura. Si sale fino a quota 2.473 del colle e, quando si crede di aver visto
il bello, si resta estasiati da ciò che si trova dall’altra parte. Si scende
parecchio, fino a Martigny, dove, vista l’ora, ci si può fermare a mangiare un
boccone per poi prendere la Rue de la Forclaz, che ci porta al colle, basso
(1.527) ma immerso in boschi molto freschi. Si scollina e si entra in Francia.
La strada D1506 ci porterà fino a Chamonix, ai piedi del Monte Bianco, uno
spettacolo di paese che vale la pena di una visita, anche solo di una sosta per
una bibita.
Cooperative du Beaufortain |
Ad Albertville consiglio di prenotare una stanza al Fasthôtel,
una struttura dell’ex villaggio olimpico adattata ad albergo a basso costo ma,
per quanto spartano, molto confortevole, pulito, ordinato e silenzioso, con personale gentilissimo. I prezzi sono veramente bassi e la
colazione, a buffet, buona e abbondante.
Sistemati in hotel, un giretto nel centro storico, poi
aperitivo e cenetta in uno dei molti locali che si trovano al centro. Io ho
scelto, per entrambi, un locale che si chiama Le Gaulois e, devo dire, mi sono
trovato molto bene.
Poi, a letto presto, che domani c’è molta strada da fare.
Secondo giorno
Albertville - Col de la Madeleine - Col de la Croix de Fer - Col du Galibier - Col d’Izoard - Colle dell’Agnello - Cuneo
Albertville - Col de la Madeleine - Col de la Croix de Fer - Col du Galibier - Col d’Izoard - Colle dell’Agnello - Cuneo
Mappa |
Colazione alle 07:00, poi partenza presto, che cinque colli
(e che colli!!!) non sono uno scherzo. Alle 08:00, dopo aver rimesso tutto in moto, sono ripartito. A fine ottobre, a quell’ora, non fa proprio caldo: fino alle 11:00
ho viaggiato tra i cinque e gli otto gradi centigradi. Meno male che avevo
montato l’imbottitura alla tuta!
Massiccio del Monte Bianco dal Col de la Madeleine |
Dopo una mezz'ora in superstrada ho
affrontato il Col de la Madeleine (2.000) e alle 10:00 ero in cima, per un ultimo
sguardo al massiccio del Monte Bianco: uno spettacolo. Poi giù dal colle per La
Chambre.
Di nuovo salita, per il Col du Glandon (che solitamente nessuno
considera perché è a soli 2 Km dal Col della Croix de Fer ma è 100 metri più in
basso, a 1.924), quindi La Croix de Fer (2.067) e poi giù verso la Maurienne, dove, a Saint
Michel de Maurienne si prende per il Col du Télégraphe (1.566), che ci porterà dritti
sulla strada del maestoso Col du Galibier (2.645). Purtroppo ho trovato il passo chiuso
per neve, così ho dovuto imboccare la galleria che passa 90 mt sotto il colle,
ma lo spettacolo è stato comunque magnifico.
Col du Galibier |
Subito dopo la galleria, sul Galibier, c’è un bar dove mi
sono fermato per un panino, visto che era l’una, ed ho scoperto una
birra prodotta sulla strada per il colle, a 1.400 metri, che si chiama proprio
Galibier: ho assaggiato la bionda e ho portato a casa una bottiglia di rossa:
entrambe molto buone!
Col d'Izoard |
Un po’ di sole, tanto per tornare a casa col naso rosso, poi
giù dal Galibier verso l’Izoard (2.360) per un altro spettacolo da non perdere
assolutamente.
Si vede che ormai fa freddo: nonostante il sole caldo,
dietro ad una curva mi sono trovato una decina di metri di ghiaccio...
fortunatamente ci sono passato sopra indenne.
Colle dell'Agnello |
Sono le tre del pomeriggio quando sono in cima all’Izoard e
mi avvio verso valle, dove inizierò subito la salita nel Queyras, verso il Colle dell'Agnello (2.744).
In cima all’Agnello trovo un po’ di neve caduta nei giorni scorsi e un magnifico
sole. Una piccola sosta, due chiacchiere con gli altri motociclisti, poi giù
verso casa, dove riporrò la moto in garage, staccherò la batteria e attenderò la
prossima primavera.
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