Non voglio parlare di Covid, lo fanno già in troppi, ma del ritorno alla normalità che ogni giorno appare più vicino. Speriamo.
L'anno scorso non ho potuto fare il mio solito tour du foliage, durante la seconda metà di ottobre, perché prevede lo sconfinamento in Francia e ciò non era possibile se non in casi eccezionali.
Così tanti altri giri non sono stati fatti, perché anche girare in Italia, all'epoca, non era sempre facile o, addirittura, possibile.
Epoca, appunto. Quella da cui stiamo lentamente uscendo è un'epoca, che prevede un prima, un dopo e, purtroppo, un durante. Facendo i debiti scongiuri (in omnia pericula tasta testicula), mi pare che, fortunatamente, siamo più vicini al dopo, al punto che per fare le stesse cose che facevo due anni fa ho solo dovuto portarmi dietro il mio pass sanitaire ed esibirlo per potermi sedere nel dehor del bar e al ristorante.
Finirà anche questo.
Il tour du foliage è il solito, ne ho già scritto in questo post del 2018, dove avevo anche allungato un po' l'itinerario, e non voglio ripetermi nel racconto. Voglio solo comunicarvi la sensazione di normalità che pian piano sta prendendo forma dopo quasi due anni, quindi vi dirò solo che quest'anno i colori si sono arricchiti con i rossi dei semafori di qua e di là del Colle della Maddalena e con i bianchi dei tratti gelati su Allos, Des Champs e Cayolle ma, grazie anche ad una giornata ancora settembrina, niente è riuscito a disturbarci.
Ma restiamo in argomento, il ritorno alla normalità: a parte i giretti qua intorno, quest'estate qualche bel giro l'ho fatto:
- a giugno nella Tuscia con gli amici del gruppo;
- a luglio nel Quercy e in Camargue con Roz, poi il Jafferau da solo;
- ad agosto in Catalunya in solitaria;
- a settembre a Sisteron con Roz e nell'Ecrins, una volta in solitaria e una con Roz;
- a ottobre nella Cévennes in solitaria e il foliage, con Roz...
Insomma: pare che ce la stiamo facendo e, se riusciamo a continuare così, già la prossima primavera quest'epoca potrebbe essere solo un brutto ricordo.
Teniamo duro, quindi e buon riposo a tutti coloro che con la stagione fredda staccano e buona strada a coloro che, come me, continuano. Imperterriti.