![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6hpX7SM394uXJJBWMXhk206SpwHOjzSdBy9WIxt3VPGzyiEGLGSzmBXxmkB-ph07Qyqf-j_dddwrHz4MPMB9yDxa3jykgUnkvtcmil7uAoteNpF1oiA3YLLL63aQv89vs6QGfSXsxxz0/s320/01.jpg)
Poi ci sono le attività che danno piacere e si ritiene che ne diano di più se condivise con qualcun altro; attività come mangiare, bere, fare sesso... e anche viaggiare, farsi un giro in moto.
Ma non è sempre vero.
Innanzi tutto, qualcun altro non può e non dev'essere qualsiasi altro ma qualcuno con cui ci piace condividere proprio quell'attività, poi, in ogni attività ci sono aspetti che è possibile cogliere solo in solitudine.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYZ7gM8pQR9hKZDEHWTBXwp9nShNBKpMWtcy4DOqug0Xq4v4co4LGvmyHT04WMRo5RJfqLft7sSrz4kohsFjVIBYO04rIZRldMPhDLyNHmPwT0DB4keIVhXMKUuzs536ZcCm_IelLyNoM/s320/03.jpg)
A volte la solitudine si trasforma in nuove amicizie che, quasi sempre, durano il tempo di una birra, o al più di una sera, ma che spesso ti arricchiscono molto di più dello stesso periodo passato con chi conosci già bene.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9iUfTRMJ2TTG47Y7I6GdDH26IMcxbfI2IBKC7iPfvm3MQ8KM-QOzlRAwjst85DH1WCVG6e8CWMZHUMBtIpViKYvIRtSrjId4JnEzksqFQgEqlvycDLn7lbOkIcpryIj1FHs0kiiosjfU/s320/02.jpg)
Capisco che non sia così semplice accettare un concetto che porta in sé così tanto egoismo ma che viaggiare da soli sia vantaggioso è un dato di fatto facilmente dimostrabile da un principio che potete verificare anche voi, ripensando a tutti i giri in moto che avete fatto: il numero dei contrattempi, durante un viaggio, è direttamente proporzionale al numero dei partecipanti. E all'aumentare dei contrattempi, si sa, diminuisce il piacere.
Qualcuno potrà obiettare che i migliori viaggi li ha fatti con il/la partner, con un amico, insomma con qualcuno con cui sta bene. E ha ragione, è senza dubbio così, però sta confondendo il viaggio, il giro in moto, con la meta, lo scopo del viaggio. Se vado con la mia fidanzata a Parigi per vivere con lei la romantica atmosfera parigina, o se vado con il mio amico nel Verdon per girare tra le sue famose gole, il viaggio sarà solo il mezzo che mi permette di fare altre cose che è bello fare con qualcuno: flirtare, visitare... Ma il viaggio, il piacere del viaggio, ne avrà risentito: per andare a Parigi magari sarei passato da una mezza dozzina di colli fermandomi solo per pisciare, invece con la morosa devo cercare strade dai fondi non troppo dissestati e che mi permettano di non tenerla troppo a lungo sulla moto; quando vado nel Verdon amo fermarmi in due o tre posti, un po' fuori strada, a chiacchierare con la gente del posto ma al mio amico interessa dedicare più tempo al Verdon: non ci è mai stato!
Sia il viaggio a Parigi sia quello a Castellane mi avranno portato a esperienze meravigliose e irripetibili ma diverse da quelle che avrei avuto da solo.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ6ZRawg9SjPgRw0BT_ln4waD34u3DGc9I3h0tm9XdWAq5dNMwInutOe3Ghk738nNrYGUJfuOHVF-59w1H4DIGTdfPhSvLs8jP57SdTP7Audi_RJyVY10MZmIqO9jFZsswAAiz_aqOoDE/s320/07.jpg)
È chiaro che non posso sostenere che a Parigi o nel Verdon sarebbe stato meglio da solo piuttosto che in compagnia ma, estrapolando e analizzando il solo viaggio dalle esperienze che ho portato ad esempio, il discorso cambia.
In fondo, se è vero che viaggiare è quella cosa che molti sognano di fare terminata la vita lavorativa, quando saranno liberi, è perché il viaggio ha la libertà in sé e la libertà è una cosa che dev'essere condivisa con gli altri, quindi: più siamo, meno ne abbiamo.