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mercoledì 6 luglio 2022

West West West

06/07/2022: Anche quest'anno cercherò di documentare il mio giro estivo, Finisterre 2022.
L'ho battezzato #westwestwest, dura 18 giorni e prevede il suo giro di boa a Finisterre, in Galicia, appunto.
Più a ovest non potevo andare.

Volete dare un'occhiata al progetto? Lo trovate qui.

Per chi mi vorrà seguire, anche quest'anno proverò a tenere traccia degli spostamenti in tempo reale con il software LocOf.

La partenza è prevista per dopodomani, otto luglio ma già da domani inizierò a scrivere qualcosa: il giorno prima della partenza, così come tutta la preparazione di un viaggio, è già il viaggio.


Giorno Zero - La preparazione

07/07/2022 - Sarà la partenza di venerdì (contraria ai proverbi dei nostri vecchi), sarà la durata della pianificazione, iniziata tanto tempo fa, ma ammetto di non provare quel senso di eccitazione mista ad ansia che di solito mi pervade immediatamente prima della partenza per un lungo viaggio.

Questa volta ho solo voglia di partire e poco importa cosa devo mettere in borsa o che il navigatore, il mio GdM, sia perfettamente impostato, poco importano gli orari o il meteo.

Forse è il fatto che per questo viaggio io sono già partito, tanto tempo fa, quando ho iniziato a pianificarlo. Così è tutto pronto e domattina si va.

A che ora? Chi lo sa?! 


Giorno Uno - Da Cuneo a Les Pilles

08/07/2022 - Partenza calma, senza fretta, per quello che, passato il primo giorno, definirei un rallentour, un giro preso proprio con tranquillità.

Il Colle della Maddalena mi mancava da un po' e devo dire che, per quanto possa sembrare strano, semafori a parte il lato italiano è spesso più ben messo di quello francese.

Sosta d'obbligo a Barcelonnette per croissant e café au lait, poi via, verso Serres, su una strada che non stanca mai.

Pranzetto a Serres e poi affrontiamo il pezzo forte di una giornata che, comunque, è da considerarsi di trasferimento: Serres-Nyons, dove alla fine di ogni curva c'è un'altra curva, tutte belle ampie, solo da guidare, in mezzo ad un paesaggio che, in una sessantina di Km, sembra riassumere molte delle più belle strade che conosco.

Madi (per chi non la conoscesse è la mia Shiver 900) ad un certo punto ha alzato la voce. Subito ho pensato che stesse godendo anche lei della strada ma poi sono tornato con gli pneumatici sulla terra ed ho capito che c'era qualcosa che non andava negli scarichi.
Ci siamo fermati per controllare e... sì, mancava una guarnizione in un giunto proprio sotto al motore. Fortunatamente, in quel punto, i due collettori si uniscono in un unico tubo che mi par di capire sia il catalizzatore. Uno dei due, quello di sinistra, balla nella sua sede ma, fortunatamente, è unito all'altro, così non c'è il rischio di perdere il pezzo per strada.

Arriviamo a Nyons e troviamo un'officina per moto dove personale che mi sembra molto preparato e che è senza dubbio di una gentilezza infinita, chiama il concessionario Aprilia più vicino ma... non hanno il pezzo. Allora prendono tutte le misure per verificare se avessero un pezzo adattabile ma... niente da fare. Mi confermano che possiamo viaggiare senza problemi... a parte il rumore da Harley.

Cerco su Internet e trovo due altri concessionari Aprilia che ci sono di strada ma quello di Albi, dove saremo lunedì... è chiuso al lunedì, mentre quello di Alès, dove allungando un po' potremmo passare domani che è aperto... non ha il pezzo. Una guarnizione che probabilmente costa 1 euro: assistenza Aprilia sempre pronta!

Va beh... torniamo sui nostri passi fino a Les Pilles e prendiamo posto in albergo, vorrà dire che nei prossimi giorni se incontreremo un'officina ci fermeremo a chiedere se hanno una guarnizione, altrimenti, finché non ci ferma la polizia, continuiamo.

Les Pilles è un piccolo, piccolissimo paese adagiato in riva al fiume a 6 Km da Nyons e si è rivelato una piccola perla in queste gole. Qualche foto qui sotto.

Chi vuole può continuare a seguirci in tempo reale su LocOf, a tutti gli altri: a domani!











Km Ore
276 04:30

Giorno Due - Da Les Pilles a Saint Guilhem le Désert

09/07/2022 - Oggi ci siamo (rumorosamente) mossi verso la tappa di domani: un giro in Cévennes. Il mio GdM ha pensato bene di ricalcolare il percorso facendomi passare da Alès, in mezzo al traffico ma i Km sono rimasti grossomodo gli stessi.
Le temperature si sono alzate e tanto! 36° per buona parte della giornata!

Appena giunti in Cévennes, però, dopo un piccolo spuntino a base di pane e pomodoro (ben agliato) ci siamo presi un piccolo aperitivo di ciò che sarà domani, su strade che non saprei definire: pulitissime, non tanto larghe ma molto lisce e, soprattutto, fatte di curve curve curve curve...

Arrivati al Pont de Saint Étienne d'Issensac ci siamo fermati a cercare un po' di refrigerio nel fiume e... l'abbiamo trovato. Qualcuno, tra i presenti, ha fatto anche di più:



Ripartiamo dopo un'oretta di goduria fresca per spararci ancora una mezz'oretta di goduria calda, sulla strada che arriva a Saint Guilhem le Désert, dove pernotteremo; ancora strade strette ma libere (incredibile come non si incontri quasi nessuno nonostante sia sabato in un paradiso per motociclisti!), attraverso gole e boschi, con un asfalto che offre un grip a dir poco eccezionale.

Nonostante siano le cinque del pomeriggio, Saint Guilhem le Désert è ancora un forno. Ci sistemiamo in albergo, una doccia e poi andiamo a fare una visita veloce a questo splendido paese, caratterizzato dall'Abbazia e dalla preziosissima piazza. La temperatura, poco a poco, scende. Poco a poco, ma poco eh?! Ora sono le dieci di sera ma fa ancora caldo. Fortunatamente, in camera, disponiamo di un ottimo ventilatore che con il suo leggero ronzìo di fondo ci culla dolcemente, così... Yaaahwn. A domani!






Saint Guilhem le Désert








Km Ore
210 03:15

Giorno Tre - Da Saint Guilhem le Désert ad Albi

10/07/2022 - Giornata di strade da moto nella Cévennes. Partenza da Saint Guilhem le Désert con il mio GdM che mi fa accuratamente evitare le Gorges d'Herault preferendo una stradina, mai fatta prima, stretta ed impegnativa ma molto bella, fino quasi ai belvedere di Blandas. È abbastanza presto, al punto che fatichiamo a trovare un bar che ci dia colazione. Arriviamo ai belvedere che la temperatura è ancora fresca, non c'è nessuno e lo spettacolo ci lascia senza parole.
Affrontiamo il Cirque de Navacelles senza incontrare anima viva e fermandoci continuamente per osservare, fotografare ma, soprattutto, godere dei panorami.

Risaliti dall'altra parte ci dirigiamo verso Saint Affrique, dove avevamo pianificato di fermarci per pranzo. È in corso la festa del paese e ci immergiamo nell'atmosfera d'allegria tipica delle sagre paesane.
Un boccone poi ripartiamo per Albi ma sulla strada un cartello attira la nostra attenzione. Recita Abbaye de Sylvanès. Si trova un po' fuori strada ma noi non abbiamo appuntamenti, quindi decidiamo di seguire l'indicazione.

L'abbazia è molto carina ma, ancor di più, è la strada che ci conduce a lei. Dall'andatura molto sinuosa, ci porta tra campi di grano e terre molto rosse con lunghi tratti tra due filari di ippocastani (almeno a me parevano tali ma non fate affidamento sulle mie capacità botaniche). Si tratta della D10, che da Camarès porta fino al confine con l'Hérault. Noi l'abbiamo percorsa fino all'Abbazia e ci è piaciuta molto, infatti... la sto caricando tra le Strade da Moto.

Dopo la visita all'abbazia ritorniamo sui nostri passi e prendiamo la strada principale per Albi, per scoprire che da queste parti tutte, ma proprio tutte le strade... sono da moto. Ci accodiamo ad una coppia su una moto francese che ha più o meno la mia stessa andatura ma che, evidentemente, conosce bene la strada. Dopo un primo momento in cui l'altro motociclista non capisce perché io non lo sorpassi, tutto si chiarisce automaticamente e inizia a farci strada ad un'andatura che definirei allegra ma non troppo, perfetta per me. Giunti ad Albi, a una rotonda le nostre strade si dividono ed un leggero colpo di clacson sancisca la fine del nostro rapporto. Grazie amico!

Albi si presenta a noi in tutta la sua magnificenza ma... di questo parleremo domani.

Cirque de Navacelles



Saint Affrique
Abbaye de Sylvanes


La strada per l'Abbaye de Sylvanes


Km Ore
238 03:30

Giorno Quattro - Visita di Albi

11/07/2022 - Oggi moto in garage.
Beh... in realtà l'ho tirata fuori per portarla da un meccanico consigliatoci dall'albergatore ma, appena entrato nell'officina, ho capito il motivo per cui mi ha detto che non si occupa di moto: aveva certamente troppo lavoro con le auto, ormai ammassate su più livelli!

Va beh... mi sa che la ripareremo al rientro in Italia.

Visita ad Albi e riposo. La città è molto bella, la sua cattedrale non può che stupire per opulenza, in tutti i sensi. È enorme e l'interno è completamente ricoperto di affreschi dai colori (ancora) sgargianti. Impressionante. Rimando alle foto, sotto.

Dopo la visita alla cattedrale è stata la volta del museo dedicato a Toulouse-Lautrec che, per chi non lo sapesse, è nato proprio qui ad Albi.
Il museo si trova nel Palais de la Berbie, proprio di fianco alla cattedrale, insieme alla quale forma un complesso monumentale notevole.
Così, in pratica, si visita il contenuto del museo ma, anche, il contenitore, per un'esperienza che ci ha lasciati soddisfatti. Delle opere di Toulouse-Leutrec non abbiamo foto (non ci pareva bello fare foto al museo), mentre per quanto riguarda il Palais de la Berbie, qualcosa sotto lo trovate.















Giorno Cinque - Da Albi a Elantxobe

12/07/2022 - Partenza intorno alle 08:00 per una giornata di spostamento, quello più lungo di tutto il giro e, anche, il più duro per la pazienza di Roz (almeno fino ad ora).

Sì, l'ho fatto di nuovo: non ho chiuso bene il porta telefono, così è caduto dalla moto su una superstrada. È anche stato investito da un'auto ma... è sopravvissuto. Rotto ma funzionante.

Dovevano essere 520 km circa, di cui 400 di autostrada ma, come al solito, il mio GdM si inventa strade e stradine e ci porta in mezzo al nulla, su una strada di cemento gibbuto larga un metro. No, non un metro e dieci, proprio un metro. Inutile dire che siamo tornati indietro aggiungendo una sessantina di Km al totale.

Pranzo a base di pinxos e tapas a San Sebastián (come evitare?) e arrivo a Elantxobe alle 18:00... più o meno.

Il piccolo paese nel golfo di Biscaglia si è rivelato una vera perla, anche se la sua costruzione in verticale prevede che ci si sposti solo su ripide stradine o scalinate dall'andamento irregolare.

Il porticciolo è ben riparato e la sua acqua è molto pulita, così, sotto i cartelli di divieto, tutti fanno il bagno. Anche noi.

Domani troveremo il modo migliore per riposare... vi farò sapere.

San Sebastián





Ops!

Elatxobe




Km Ore
580 07:30

Giorno Sei - Riposo, visita a Bilbao

13/07/2022 - Il lavoro ti segue. Se sei veloce, per un po' puoi distanziarlo ma lui ti cerca.
E ti trova.

Così oggi, invece di riposare o andare a Bilbao a vedere il Guggenheim o anche solo fare un tuffo in mare, giornata davanti al computer.
Maledette telecomunicazioni! (Che detto da me...)
Speriamo di rifarci domani, che ci sposteremo verso... west west west.


Giorno Sette - Da Elantxobe a Pendueles

14/07/2022 - Oggi 326 km tra i quali 100 tra i più belli che si possano immaginare, su quattro colli della Cantabria con un clima non troppo caldo per il periodo (e l’andamento generale) e senza, assolutamente senza traffico.

Tutte strade, manco a dirlo, con un asfalto da bowling e un andamento da sogno, per salire, scendere, risalire e ridiscendere, poi ancora salire… 

Purtroppo LocationOf oggi non ha segnato tutto ma credo che il problema sia legato alla mancanza di campo i diverse zone tra le valli e le montagne che abbiamo attraversato oggi. In ogni caso… è semplice immaginare le parti mancanti.

Iniziamo dal Puerto de Palombera, con i suoi panorami scozzesi (non sono ancora stato in Scozia ma me l’immagino così), con le mucche sparse a volte anche per strada, fino ai suoi 1.260 metri. Noi siamo saliti da Espinilla, quindi la salita è stata abbastanza rapida (e ripida) mentre la discesa è stata dolce e sinuosa, fino a poco prima di Valle, dove ci siamo fermati per un pranzo leggero (da queste parti si fa per dire), in fondo stamattina eravamo partiti da Elantxobe quindi Guernica e poi 200 km di superstrada.

Ripartiti, dopo pranzo, nemmeno il tempo di percorrere i pochi km che ci separano da Valle che troviamo a sinistra la strada per il Collado de Carmona, che pare il naturale prolungamento del Puerto de Palombera… la goduria continua e continua ancora con il Collado Ozalba e il Collado de Hoz. Il fondo è sempre fenomenale, l’andamento ritmato da curve dolci in rapida sequenza con qualche (pochi) tornante a spezzare il ritmo. Rettilinei inesistenti.

Arriviamo a destinazione, Pendueles, intorno alle 16:00 e io sono molto divertito.

A. Domani, con un bel giro: il Picos de Europa!

Puerto de Palombera

Collado Carmona


Pendueles




Km Ore
326 5:30

Giorno Otto - Los Picos de Europa

15/07/2022 - Oggi è arrivato uno dei giorni attesi dalla parte più motociclistica di noi (che poi sarei io), cioè il Parco Nacional de Los Picos de Europa.

Anche oggi manca qualche pezzo di strada sulla traccia qui a destra, perché in mezzo ai bricchi, non sempre il cellulare prendeva.

Si tratta di un parco naturale ma, anche, di un parco giochi per motociclisti. Peccato per il caldo esagerato: qui in Spagna se la stanno passando parecchio male, così avevamo oltre 30 gradi anche a 1.500 metri di altitudine.

Rientrando ci siamo fermati a 50 Km dall'albergo dove c'erano 36 gradi. Arrivati all'albergo, sulla costa, ce n'erano 26.

Le strade che abbiamo trovato nel parco, in un primo momento ci hanno preoccupato, per la sensazione di luogo turistico che abbiamo provato ma, passati i primi Km, e soprattutto il tratto per il Santuario di Covadonga (andata e ritorno perché si tratta di un arrivo), tutto è cambiato, strade vuote, di larghezza sufficiente e con un buon fondo ma, soprattutto, movimentatissime. Ci si muove tra boschi e gole, in un ambiente sempre spettacolare.

Salendo oltre ai 1000 metri, in certi tratti il fondo peggiora ma resta comunque sempre accettabile.

Il tratto che porta all'arrivo denominato Caín de Valdeón è parecchio impegnativo, una ventina di km di strada stretta, con fondo bruttino, molte curve cieche e salite e discese che arrivano al 20% di pendenza.

Per il resto, 150 km di curve, in una sequenza tale che non si tarda a credere di essere diventati un pendolo nelle mani di un mago Otelma qualsiasi, impazzito, salendo e scendendo più volte dai 300 ai 1.500 metri.

Domani un po' di strada sulla costa, fino a Cuevas.










Immagini

Km Ore
280 6:00

Giorno Nove - Da Pendueles a Cadavedo

16/07/2022 - Giornata di avvicinamento, con pochi km e molto da vedere. Abbiamo evitato il più possibile l'Autovia (superstrada) A-8 e ci siamo concentrati sulle strade alternative, scoprendo una fantastica N-632a.

Non molto dopo la partenza ci siamo fermati a visitare le trincee della guerra civile (1937) a La Isla. Sono state lasciate lì, a imperituro monito, nonostante non siano mai state utilizzate: i partigiani si aspettavano i franchisti dal mare e quelli... sono arrivati via terra.

Ripartiti, sosta per pranzo e visita (veloce) a Gijon, o Xixon, come dicono qui, con la sua enorme spiaggia e le belle vie del quartiere vecchio, poi, una volta arrivati, un po' di relax.

Domani l'ultima tappa prima del giro di boa.

Finisterre, arriviamo.

La Isla e le sue trincee


Gijon

Cadavedo





Km Ore
212 04:00

Giorno Dieci - Da Cadavedo a Finisterre

17/07/2022 - Giornata non fortunatissima ma comunque buona.

Siamo giunti alla Praia das Catedrais abbastanza presto, al mattino, ma eravamo in mezzo alla nebbia e c'era l'alta marea, quindi la visita pareva impossibile ma abbiamo atteso una mezz'ora ed il mare ha iniziato a ritirarsi velocemente mentre la nebbia faceva altrettanto.

Non abbiamo visto tutto perché una parte si sarebbe resa accessibile solo dopo almeno un'ora ma la parte che abbiamo visitato ci ha reso bene l'idea circa la bellezza del luogo e visitare praticamente da soli, nella foschia, ha aggiunto qualcosa di mistico alla visita. Quando siamo ripartiti la coda di persone che attendeva di accedere alla spiaggia era interminabile.

Essendo rimasti un paio d'ore alla Praia das Catedrais, con dispiacere abbiamo dovuto tagliare fuori la Strada LU-862 Da Viveiro a O Porto de Bares... vorrà dire che dovremo tornare, ahimé.

Siamo partiti con 18° di temperatura e siamo arrivati a Finisterre con 21°... cosa chiedere di più? Semplice, che in mezzo non ci fossero 36° costanti.

Quando la benzina ha iniziato a scarseggiare, anche i distributori parevano scomparsi dalla faccia della terra, così, ormai con ben poca autonomia, decido di uscire dall'autovia per cercarne uno ma niente. Abbiamo fatto una ventina di km, sempre al minimo in salita e a motore spento in discesa per ritrovarci al punto iniziale e scoprire che, all'uscita successiva (3 km più avanti) c'era un enorme Repsol e da lì in avanti un distributore dietro l'altro.

Va beh... poco male, abbiamo percorso altre strade... da moto.

Giunti a Santiago abbiamo cercato il centro e, per errore, mi ci sono infilato in moto: indietro non potevo tornare (senso unico) avanti non potevo andare (isola pedonale) così abbiamo attraversato l'isola pedonale (fortunatamente in discesa) a motore spento e siamo riusciti ad uscirne sgattaiolando davanti alla policia mentre le guardie guardavano altrove.

Ancora una novantina di km, con deviazione per visitare Muxia, ed eccoci arrivati al giro di boa del nostro viaggio: Finisterre, che qui chiamano Fisterra. Scopriamo che l'hotel che abbiamo prenotato è molto carino, la nostra stanza è accessibile direttamente dalla stradina sul mare e la signora che lo gestisce è molto simpatica e gentile.

Serata tanto inattesa quanto piacevole, con amici cuneesi incontrati qui a Finisterre, dove hanno appena concluso la loro lunga camminata e che rientreranno domani.

Bellissima serata.

Ora pausa per un paio giorni poi, dopo aver percorso il Camino del Norte, rientreremo per il Camino Francés, quello classico.

Domani riposeremo in spiaggia mentre per martedì, è previsto un giretto sulle splendide coste di questa parte estrema della Spagna.

Risveglio a Cadavedo

Praia das Catedrais






Santiago de Compostela



Muxia


Km Ore
377 05:30

Giorno Undici - Riposo a Finisterre

18/07/2022 - Oggi ci godiamo l'arrivo al giro di boa di questo viaggio, dopo circa 2.500 km ci guardiamo intorno e ci sentiamo soddisfatti.








Giorno Dodici - Costa e Illa de Arousa

19/07/2022 - Costa ok, Illa de Arousa... stocazzo! Perdonatemi lo sfogo ma oggi il mio GdM ce ne ha combinata una delle sue: del percorso caricato per oggi con tanta cura su Strade da Moto, trasportato via GPX su Basecamp, lì affinato e rifinito, poi esportato sul GdM e su Google Maps. Su Google Maps è perfetto, mentre sul GdM manca una tappa. Come quale?! Ovviamente quella importante, la Illa de Arousa!!!
Quando ce ne siamo accorti, ormai era troppo tardi per tornare indietro, inoltre il meteo non era di migliori.

Pazienza, ci siamo goduti, almeno, dei magnifici panorami sulla costa tra fiordi quasi norvegesi e piccolissimi paesi sul mare.

Non la caricherò come Strada da Moto perché, pur avendo belle curve ed essendo bella ampia, attraversa troppi paeselli e paesini, però, se siete in zona, non perdetevi la AC-550: i suoi panorami sono eccezionali, è tutta da percorrere a bassissima velocità, godendosi l'ambiente.

Domani inizia il rientro, verso quella che sembra essere la Spagna più calda di sempre.

PS: oggi non abbiamo mai superato i 21°.

Un ponte medievale trovato sul cammino... difficile da fare in moto


L'ambiente silvestre in cui ci si muove

Spiagge affollate
Km Ore
260 05:00

Giorno Tredici - Da Finisterre a Ponferrada

20/07/2022 - Il rientro ha avuto inizio.

Siamo partiti alle 9:00 con 17° ma presto abbiamo toccato i 14°, per risalire, lentamente ma inesorabilmente fino ai 30° e spingi delle 14:00 (andati molto oltre successivamente ma... da tranquilli in albergo o in un dehor contano meno).

Dopo la prima parte in autovia abbiamo scoperto l'Alto do Poio: una strada veramente stupenda. Poi, l'odore di bruciato ci ha fatto capire la situazione: tragica. Per tutto il pomeriggio elicotteri col secchiello e CanadAir sono passati sulla nostra testa.

D'ora in avanti viaggeremo preferibilmente al mattino presto, per non morire di caldo.

Una visita a O Cebreiro, con sosta per un bocadillo, poi giù per Pedrafita e Ponferrada.

Ponferrada me l'ha consigliata il mio amico Pep ed ha, effettivamente, un bellissimo centro storico con tanto di castello... proprio davanti al balcone della nostra camera da letto.

Visita al castello, egregiamente restaurato, 6 euro a testa... il mercoledì: gratis, che fortuna!

Domani Burgos.

Alto do Poio

O Cebreiro




Ponferrada: vista dalla nostra stanza

Castello di Ponferrrada






Chiesa della Virgen d'Encina a Ponferrada

Centro storico di Ponferrada
Km Ore
333 04:30

Giorno Quattordici - Da Ponferrada a Burgos

21/07/2022 - Spostamento verso casa, da Ponferrada a Burgos, con l'aggiunta di una deviazione (o, meglio, un ritorno) per visitare Las Médulas, si tratta di un impressionante ambiente paesaggistico spagnolo formatosi a seguito dell'estrazione dell'oro effettuata dai romani nella zona del Bierzo.
Qui trovate qualche informazione in più.

Come ho scritto, era presto e nel parco di castagni ultrasecolari eravamo soli, ciò ci ha permesso di avvistare quello che crediamo fosse un capriolo a distanza abbastanza ravvicinata, anche se non proprio da foto; comunque a fotografarlo ci abbiamo provato, vedi sotto.

Siamo partiti alle otto, con 14°, quindi più che fresco, quasi freddo! E dopo al visita al Las Médulas, ci siamo messi in marcia su carreteras nacionales e autovias verso Burgos.

La temperatura, anche oggi, è salita inesorabilmente, anche se praticamente tutto il tracciato si trova oltre gli 800 mt. di altitudine.

Avevamo in programma l'ennesima Strada da Moto ma... si è rivelata non essere propriamente tale: un passo, sì, ma non una Strada da Moto. Sto parlando del Puerto de Manzanal: lasciate perdere, non vale la pena.

Siamo arrivati a Burgos piuttosto presto, verso l'una,  e ora, prima che si scatenasse la canicola, abbiamo riposato in attesa di un'ora migliore per visitare la cattedrale e il centro di Burgos, luoghi che lasciano senza fiato per la loro bellezza.

Domani si andrà a Pamplona.

Las Médulas









L'amico capriolo

Burgos - Chiesa di San Nicola di Bari

Burgos - La Cattedrale





Km Ore
356 03:50

Giorno Quindici - Da Burgos a Pamplona

22/07/2022 - Oggi, complici le nuvole ed il vento, siamo stati tutto il giorno al fresco. I segni degli incendi ci hanno accompagnato per lunghi tratti di strada ma pare che il meteo stia cambiando. Vedremo domani.

Non molta strada ma diverse soste, nei paesi indicati dal mio amico Pep: Logroño, Calahorra e, soprattutto, Puente la Reina. Siamo nella zona del Rioja.

Poi Pamplona, sempre affollata di turisti come se fosse perennemente San Firmino.

Abbiamo percorso tutta la N-120, una statale senza né arte né parte ma che si fa percorrere piacevolmente, poi altre strade e stradine fino a Puente la Reina.
Gli ultimi km, fino a Pamplona, su una Autovia. Certo è che le Autovias sono delle vere e proprie autostrade completamente gratuite e comodissime.

Comunque, oggi abbiamo fatto più passi in Pamplona che un pellegrino per arrivare fino a Finisterre ma... quanto è bella questa città?! Quanto basta per rapirti al punto di non lasciarti nemmeno il tempo di fare qualche foto!

Domani si rientra in Francia passando da Roncisvalle.

Puente la Reina




Pamplona - Notare l'augurio dei pellegrini in italiano

Pamplona - Movida



Km Ore
250 03:00

Giorno Sedici - Da Pamplona a Toulouse

23/07/2022 - Mi aspettavo molto dalla Strada di Roncisvalle ma... ho avuto di più.

Abbiamo incontrato una gara ciclistica a strada aperta, in senso contrario al nostro; abbiamo incontrato l'unico ponte transitabile con mezzi a motore chiuso per una manifestazione di baschi che chiedevano la liberazione di loro attivisti... beh, ci è piaciuto tutto, anche gli inconvenienti.

La temperatura è stata anche oggi molto gradevole, dai 12 ai 25 gradi, e anche la parte di autostrada francese è scivolata via liscia come l'olio, anche se abbiamo rischiato di rimanere senza benzina.

Tornando alla strada di Roncisvalle: ne abbiamo percorso una parte in mezzo ad una nebbia non troppo pesante, su un fondo parecchio umido ma, ripeto, niente è riuscito a rovinare l'emozione di percorrere una strada da moto tanto bella. A chi non ci è ancora stato consiglio di crearsi un itinerario che la comprenda.

La sosta a Saint Jean Pied de Port (che per una consonante avrebbe potuto essere il patrono degli scassinatori) è stra-consigliata. Anche se molto sfruttato turisticamente, il paese vale certamente una visita.
Una manifestazione popolare, per la liberazione di un paio di attivisti baschi, ha impedito l'attraversamento del ponte. L'alternativa era praticabile fino alle 11:30, dopodiché diventava isola pedonale ma noi non lo sapevamo ed abbiamo speso il resto della mattinata tra le viuzze del villaggio. Così, visto che è in discesa, abbiamo attraversato il paese spingendo la moto in area pedonale e acceso solo per gli ultimi 50 metri... in salita. Nessuno ci ha chiesto nulla, anzi, la gente del posto ci ha indicato la strada migliore.

Un paio d'ore d'autostrada e l'arrivo a Toulouse, che ci ha sorpreso per la vivacità del centro storico, giovane e movimentato, ma dove l'entusiasmo ha lasciato posto, presto, ad un po' di delusione: tantissimi locali, ma proprio tantissimi, dai prezzi troppo alti rispetto alla qualità. Niente di non affrontabile con una carta di credito sgonfia come la nostra ma... forse è la sensazione di essere inutilmente spennati che indispone un po'.

Staremo qui anche domani, magari conoscendo meglio la città cambieremo ancora idea. 

Puerto de Erro, verso Roncisvalle arrivando da Pamplona

Puerto de Erro, area di ristoro per la gara ciclistica

Mezkiritz - Un altro colle sulla strada di Roncisvalle
Uno dei tanti gruppi della gara ciclistica.

Roncisvalle
Sapete quanti abitanti conta? 21


Saint Jean Pied de Port

Il punto d'inizio del Camino Francés per Santiago de Compostela

Io, travestito da Basco. Non mi avevate riconosciuto, vero?

Ancora Saint Jean Pied de Port, la manifestazione che ha bloccato l'unico ponte transitabile

Toulouse

Km Ore
388 04:30

Giorno Diciassette - Visita di Toulouse

24/07/2022 - Oggi niente moto, riposo e visite a Toulouse.

Le visite le abbiamo concentrate al mattino perché al pomeriggio erano previsti 38°, che sono quelli che ci sono, fuori, mentre sto scrivendo sotto il getto del condizionatore.

Ieri ho scritto che la città di Toulouse mi stava deludendo. Oggi devo ricredermi: il suo centro storico è molto bello e ci si può camminare per ore ed ore senza mai stufarsene. Ho capito che la delusione provata ieri altro non era che il disorientamento portato da una situazione in cui i prezzi sono così cari (sì, Toulouse è un po' cara) e il numero di mendicanti così alto: vedere persone che cercano cibo nella spazzatura davanti ad un bar mediocre che ti vende il mojito (piccolo) a 9 euro, un po' ti spiazza.

Purtroppo, quello che pare essere il pezzo forte della città, cioè la Fondazione Bemberg, ha chiuso tutti gli edifici che amministra per ristrutturazione, fino al 2024! Peccato.

Restano comunque, oltre al centro storico in sé, molte attrazioni, tra cui il lungo Garonne,  Le Capitol (ultima foto di ieri), il Couvent des Jacobins con il suo magnifico chiostro e, soprattutto, la più grande basilica romanica al mondo che ci resta, la Basilica di San Saturnino: spettacolare.

Vi lascio qualche foto mentre mi mangio le mani per non aver guardato prima il prezzo del garage per la moto: 28 euro (e rotti) al giorno! (E ormai pago per due giorni).

Couvent des Jacobins






Un idiota a Toulouse

La Garonne

Fondation Georges Benberg

Basilica di San Saturnino





Uno dei due livelli della cripta di San Saturnino

Per le strade di Toulouse







Giorno Diciotto - Da Toulouse a Aix en Provence

25/07/2022 - Il rientro è ormai in una fase più che avanzata, possiamo dire di essere ad uno stadio terminale. Non c'è possibilità di guarigione.

Domani l'ultimo tratto, l'attraversamento delle Alpi come un Annibale qualsiasi che, però, se ne torna a casa dove l'aspetta un anno di lavoro.

Oggi qualche foto di Aix en Provence, dal centro storico caratteristico e molto piacevole. Nient'altro, solo 388 km di autostrada per quella che dev'essere considerata una semplice tappa di avvicinamento, i giorni di ferie sono quello che sono e, ormai, sono finiti.

Prendo spunto da questa situazione per un breve elogio dell'autostrada, tanto odiata da noi motociclisti.
Quello che dicono è tutto vero: è cara, è noiosa, rovina le gomme... però va anche riconosciuto che, se hai a che fare con tempi limitati e vuoi visitare posti lontani con la tua moto, allora non esistono tante alternative per spostarsi un po' più velocemente.

Lo ammetto, oggi non abbiamo visto nulla e ci siamo annoiati molto ma, se non l'avessimo fatto (oggi coma altri giorni di questo giro westwestwest), coi pochi giorni a disposizione non saremmo mai riusciti ad arrivare in moto in posti come la Praia das Catedrais, Muxia e Finisterre, non avremmo mai potuto visitare O Cebreiro e Ponferrada, solo per citarne qualcuno. Non avremmo mai potuto godere delle magnifiche strade da moto sull'Atlantico tra Novellana e Cadavego, o tra Noia e Corrubedo.
O forse sì, ma con un numero di ore al giorno in moto che avrebbero trasformato questa vacanza in un lavoro.

Quindi mi sento di dire che è giusto che ignoriamo le autostrade, quando non ci servono, ma anche che sia una fortuna il poterne approfittare quando vogliamo arrivare lontano e non abbiamo abbastanza tempo.

Autostrada (foto dal web)

A domani, con l'ultima tappa di questo giro.

Aix en Provence







Un grande gruppo di giovani musicisti, artisti di strada, bravissimi
Km Ore
388 03:45

Giorno Diciannove - Da Aix en Provence a Cuneo

26/07/2022 - Ore 14:00. Siamo a casa. Il rientro è stato abbastanza rapido (Da Aix en Provence a casa non c'è molto) ed il caldo è stato clemente.

L'autostrada che ci porta da Aix a Tallard è quasi sempre fresca perché corre prima vicino al fiume e poi vicino ai canali. Da Tallard a Barcelonnette, a parte l'attraversamento di qualche paese e un velox quasi a Barcelonnette, la strada scorre veloce, poi, dopo la pausa d'obbligo a Barcelonnette, il Colle della Maddalena regala gli ultimi attimi di gioia. Certo che di settimana, con l'alto numero di camion che vi transita, sarebbe una buona palestra per chi deve imparare a guidare la moto: stare bene a destra diventa naturale.

Non so perché ma LocationOf non ci ha registrato da Aix a Barcelonnette. Con ogni probabilità non l'ho avviato a dovere. Peccato.

Che cosa resta di questo viaggio? L'ho scritto qui.

Grazie a chi ci ha seguito e a presto.

Km Ore
304 04:15
Totali generali (compresi micro-spostamenti)
Km Ore
4.850 69:00