OK il tempo mite ma... i passi alpini sono ancora fuori discussione. Quindi, come per il giro della merla, andiamo verso le Langhe, prima, e gli appennini liguri poi.
Con l'aiuto di Passknacker metto insieme un giro (vedi mappa qui a destra) attraverso tre passi di cui non conoscevo neppure il nome, per andare da Bossolasco a Savona:
- Passo Bossola (da Bossolasco a Murazzano - 715 mt.);
- Buzurou (da Scaletta Uzzone a Cairo Montenotte - 769 mt.);
- Passo di Monte san Giorgio (da Montenotte Superiore a Savona - 515 mt.).
Il Monviso visto da Somano |
Partenza alle 09:15: la giornata è magnifica e appena arrivo nelle Langhe, i verdi e i bruni delle vigne e dei noccioleti, incorniciati dal bianco delle Alpi (che sembrano così vicine che pare di poterle toccare) sono strepitosi. Le strade asciutte e il clima mite (dagli otto ai dodici gradi) fanno andare la moto praticamente da sola, mentre io mi godo i panorami. Raggiungo Cairo Montenotte abbastanza in fretta e, da li, Montenotte Superiore, da dove si inizia a vedere il mare e le temperature iniziano a salire, fino ad attestarsi tra i diciotto e i venti gradi.
Incrocio molti altri motociclisti e supero il Passo di Monte san Giorgio senza che nemmeno me ne accorga.
Alla mezza sono a Vado Ligure e con la coda dell'occhio vedo, sulla destra, l'insegna della Trattoria del Camionista. Me ne avevano parlato tutti un gran bene e... vista l'ora (e l'appetito), decido di fermarmi. Nonostante sia un sabato invernale, in un luogo non proprio turistico, è pieno imballato. Mi accorgo presto che sono quasi tutti avventori del posto, habitué.
Devo aspettare che si liberi un tavolo, quindi faccio due passi e torno dopo una ventina di minuti, come suggerito dal proprietario del locale, e mi viene servito un ottimo pranzo a base di pesce: antipasto, frittura di pesce, insalata mista, una fetta di crostata alle fragole e due birre piccole. Tutto eccellente, a partire dalla gentilezza del titolare e delle ragazze che servono (le figlie?). Il conto: 20 Euro (con tanto di scontrino!). Eccezionale. Ci tornerò e lo consiglio a tutti.
Il tunnel del Melogno |
In pochi minuti sono a Finale Ligure, dove svolto a destra verso Calizzano.
Quando giungo al tunnel mi pare di essere a metà strada ma... tutte le volte mi frega: quando sei arrivato li, sei appena all'inizio. Va bene, ancora un'ora di curve, mezz'oretta di strada scorrevole e prima delle 16:30 sono di nuovo a casa.
Un giro che ben si adatta a scrostare le ruggine accumulata durante l'inverno: né breve né lungo, né troppo impegnativo né noioso. Ciò che ci vuole per riabituare polsi, mani, schiena e culo a resistere ai più impegnativi giri primaverili.