Sono trascorsi così pochi anni, eppure mi sembra di parlare di preistoria e oggi te lo devo proprio dire: quando non c'eri non mi mancavi.
Mi studiavo il percorso sulla cartina, memorizzavo alcuni punti di riferimento e qualche meta, e poi partivo. Senza di te.
Eppure sono sempre arrivato dove dovevo arrivare. Che poi questo non coincidesse tutte le volte con dove avevo pianificato era un aspetto marginale, privo di alcuna rilevanza.
Già allora la meta era il viaggio e, posso dire, avevo molte più possibilità di scoprire strade nuove pianificando l'itinerario dal vivo, incrocio dopo incrocio, paese dopo paese. Incontravo più spesso nuovi amici, passando con loro qualche momento davanti ad una birra a raccontarci le strade viste e quelle perdute.
Così ho deciso che tra noi qualcosa cambierà.
Insubordinazione. Disobbedienza.
Rivoluzione. Insofferenza. Presunzione.
Chiamala come vuoi: io non ti seguirò più.
Continuerò a portarti in giro con me ma ti consulterò solo quando lo riterrò opportuno.
Sarò io a decidere ad ogni incrocio dove andare, seguendo quel mio senso dell'orientamento che in questi ultimi anni hai praticamente quasi cancellato.
Ci perderemo insieme ma cercherò di riportarti sempre a casa e, quando avrò bisogno del tuo parere, te lo chiederò, sapendo di poter contare su di te che, come hai sempre fatto, potrai portarmi a casa o farmi perdere ancora di più, rendendo così indimenticabile ogni mio viaggio.
Preparati, che andiamo.
Non l'ho mai avuto, qualche volta ho usato il telefono e sono le volte che ho rischiato di più, pensavo di comprarlo.....mi hai fatto cambiare idea. Continuerò con le mie cartine.
RispondiEliminaOttimo, e se ti perdi... non ringraziarmi! 😊
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