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mercoledì 6 luglio 2016

Il prode Anselmo e il suo elmo

LA BALLATA DEL PRODE ANSELMO

Passa un giorno, passa l’altro
Mai non torna il prode Anselmo,
Perché egli era molto scaltro
Andò in guerra e mise l’elmo...

Mise l’elmo sulla testa
Per non farsi troppo mal
E partì la lancia in resta
A cavallo d’un caval.

...

da: Ricordi di gioventù 1847-1860
Giovanni Visconti Venosta, edizioni Rizzoli
Il prode Anselmo, in questa filastrocca di Giovanni Visconti Venosta, era senza dubbio scaltro, infatti andò in guerra e mise l'elmo ma, diversamente da quanto scritto dal poeta, non molto scaltro, infatti, se leggerete l'intero testo (lo trovate qui) alla fine perisce proprio per non aver avuto sufficiente cura del suo elmo.

Anche noi, ogni volta che andiamo a combattere le nostre pacifiche battaglie con la strada, con quel passo, quella costiera o anche solo con il tragitto per andare in ufficio, dobbiamo tenere molto in considerazione gli strumenti di protezione, a partire proprio dall'elmo. Pardon, dal casco.

Sappiamo tutti quanto sia soggetto allo sporco, moscerini ed altri insetti sembra non aspettino altro di suicidarsi sul nostro casco o (meglio ancora) sulla nostra giacca. E come ci si appiccicano!

La giacca è relativamente facile da pulire: se è di tessuto una bella spazzola dalle setole dure ci aiuta finché la situazione non è disperata, poi c'è la lavanderia o, per i più coraggiosi, la lavatrice; se è di pelle, un panno umido e tanto, tanto olio di gomito.

Con il casco, invece, il discorso si complica, infatti distruggere un casco con operazioni di pulizia sbagliate è questione di un attimo. I materiali di cui il casco si compone richiedono interventi diversi e tutti, ripeto tutti, sono a rischio: la visiera, la parte esterna del casco, le guarnizioni in gomma, i meccanismi per il movimento della visiera e delle aperture per l'aria, il polistirolo, le imbottiture, le cinghie di chiusura e i meccanismi di chiusura.

Innanzitutto voglio dire una cosa importante: chi ha montato il pinlock anti appannamento non si sogni nemmeno di toglierlo, pulirlo e rimetterlo: non aderirà più all'interno della visiera e al primo respiro nel casco, l'umidità s'infilerà tra la lo strato anti appannamento e la visiera, la quale si appannerà senza lasciarvi la possibilità di pulirla. Lasciate perdere: i pinlock anti appannamento si usano e si gettano.
Chiarito questo, vediamo come pulire le varie parti del casco. Esistono prodotti specifici ma, a mio avviso, solitamente sono venduti a prezzi che non hanno alcuna giustificazione e se ne può fare tranquillamente a meno, a patto però di utilizzare prodotti adatti.

La visiera

I rischi che si corrono pulendo la visiera riguardano, ovviamente, la sua trasparenza e vanno dalla semplice rigatura all'opacizzazione. La prima, se non molto diffusa e non tanto profonda, è fastidiosa ma, almeno per tornare a casa, può essere sopportata, la seconda pregiudica la possibilità di utilizzare la visiera. Per evitare le rigature è sufficiente utilizzare panni morbidi e puliti, al limite si possono utilizzare spugne da cucina ma solo dal lato morbido e, in ogni caso, solo dopo averle analizzate bene per verificare che non vi siano impigliati residui di sporcizia.
L'opacizzazione, invece, la si ottiene utilizzando prodotti inadatti, come sapone da cucina o altri prodotti aggressivi. Quando possibile si utilizzi solo acqua, possibilmente tiepida o fredda, mai troppo calda. Quando la situazione è più grave, dopo aver smontato la visiera dal casco, si può utilizzare un po' (ma poco) sapone neutro. I saponi intimi vanno bene.
È molto importante rimuovere bene il sapone (anche se neutro) dopo aver pulito la visiera in quanto i residui avranno un sacco di tempo per scavare la superficie della plastica. Come fare? Dopo aver lavato ed asciugato la visiera, ci si lavi bene le mani e le si sciacqui e le si asciughi altrettanto bene, poi si passi un dito sulla superficie esterna e su quella interna della visiera: la presenza di residui di sapone non lascerà scorrere bene le dita. Se succede, risciacquare ed asciugare  nuovamente la visiera, rilavarsi le mani e ripetere l'operazione.

La parte esterna e i meccanismi

La pulizia della parte esterna richiede le stesse attenzioni già viste per la visiera, non tanto per il pericolo di opacizzazione o rigatura, quanto per il rischio di interagire con il composto chimico della plastica utilizzata con prodotti che possono renderla troppo secca o troppo morbida, riducendo di molto l'efficienza del casco. Anche qui, possibilmente solo acqua e, eccezionalmente ma con molta cautela, un po' di sapone liquido il più neutro possibile, poi... sciacquare molto bene. Attenzione ai meccanismi: mentre la parte esterna ha uno spessore che va dai tre ai quattro millimetri e mezzo, le varie slittine, alettine, perni e pernetti etc... etc... che ci permettono di alzare e abbassare la visiera o di aprire e chiudere le prese d'aria, sono solitamente molto sottili e difficili da raggiungere, quindi facili da insaponare e impossibili da asciugare. L'effetto dei detergenti su questi particolari è, solitamente, il loro indebolimento, al punto che dopo poco i pezzi... vi restano in mano. Negli interstizi (dove amano incagliarsi gli insetti più grandi!) utilizzare panno bagnato e panno asciutto. Nient'altro (a parte l'olio di gomito).
IMPORTANTISSIMO: Non lasciare il casco ad asciugare al sole! Quando non è in testa, il casco deve essere sempre protetto dai raggi del sole, i quali, prima seccano tutte le parti piccole, poi la protezione stessa, rendendola molto fragile.

Le imbottiture

Partiamo dal presupposto che lavare gli interni è spesso molto deleterio e che, forse, sarebbe meglio utilizzare un sottocasco.
Vediamo, comunque, come procedere.
Alcuni caschi permettono di rimuovere le imbottiture mentre in altri casi queste sono inamovibili. Se le si può togliere, a meno che non sia espressamente sconsigliato dal produttore le si può lavare a mano o in lavatrice. Se decidete di lavare a mano, utilizzate un panno multiuso in microfibra e passatelo sia sulle protezioni (smontate) che all’interno del casco con una soluzione di bicarbonato di sodio e acqua, risciacquate più volte il panno e ripetete l’operazione.
Nel caso sceglieste di lavare le imbottiture del casco in lavatrice, assicuratevi che la temperatura dell'acqua non superi i 30° e utilizzate, come detergente, del sapone neutro.
Se, invece, non è possibile asportare le imbottiture, potete pulirle utilizzando spray appositi (chiedete al vostro spacciatore di accessori moto). Normalmente, dopo essere stati applicati, richiedono un po' di tempo per asciugare, quindi... non fatelo se state partendo.
In ogni caso, interni fissi o removibili, lavati a mano o in lavatrice, fate sempre asciugare il tutto in un luogo ventilato, lontano da fonti di calore e dai raggi diretti del sole e, soprattutto, se volete evitare la formazione di muffe e l'apparire di cattivi odori, prima di utilizzare il casco assicuratevi che tutte le imbottiture siano perfettamente asciutte.
Anche il polistirolo interno non deve rimanere umido, anzi, se ci si riesce, è proprio meglio non bagnarlo.

Le altre parti

Difficilmente le altre parti richiedono trattamenti igienici approfonditi, comunque è importante, sempre, utilizzare prodotti non aggressivi, rimuoverli bene e assicurarsi di asciugare sempre tutto perfettamente.

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