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domenica 21 aprile 2024

Meravigliosa?

Da otto anni campeggia sulla mia pagina Facebook personale l'immagine di uno striscione appeso ad un balcone con la scritta Motociclisti... strana, meravigliosa gente.
Un motto che ho deciso di fare mio perché lo sentivo perfettamente calzante ad una categoria di persone di cui credo di fare parte e che ritengo molto particolare.

Da allora ho creato questo sito web, poi con Andrea e Massimo abbiamo creato l'Associazione Culturale Strade da Moto e infine, insieme all'amico Pietro, il suo gruppo Facebook, e i numeri sono stati sempre incoraggianti: 100-150 soci, quasi 6.000 motociclisti iscritti al sito, oltre 100.000 iscritti al gruppo Facebook... ma con questo post non voglio celebrare né questi numeri né, tantomeno, me stesso (questi numeri rappresentano voi, non me).

Qualche mese fa, spronati dal nuovo socio Francesco, che su quel pezzo di strada ha perso l'amico Manuele, come Associazione abbiamo deciso di impegnarci per fare qualcosa di concreto per la sicurezza di tutti i motociclisti: una raccolta fondi per l'installazione di un primo tratto di Dispositivo Salva Motociclisti proprio su quella strada dove uno di noi, un altro, ha terminato i suoi giri in moto a causa di dispositivi di sicurezza mancanti o inadeguati.

Ci è stato presentato un preventivo di 12.200 Euro per mettere in sicurezza 140 metri di strada, su una curva che, a dispetto dell'apparenza, è sempre stata difficile, pericolosa. Ma per noi non si tratta solo di questo: 12.200 Euro per provare ad impegnarsi, tutti insieme, a innalzare il livello di sicurezza delle nostre strade e, insieme, sensibilizzare l'ente pubblico, che ad oggi non ha alcun obbligo di installare questi dispositivi salva vita. Insomma, un progetto pilota, da ripetere dove ce ne sia bisogno.

A poco più di un mese dal lancio della raccolta, mi trovo a fare due conti: su 12.200 Euro necessari, ne sono stati raccolti 1.690, di cui 400 da parte di due aziende, ergo 1.490 Euro da parte di 35 motociclisti.

Praticamente hanno partecipato il 19% dei soci, lo 0,61% degli iscritti al sito e lo 0,04% degli utenti del gruppo Facebook.

E pensare che se gli iscritti al sito versassero 2 Euro ciascuno o se gli utenti del gruppo Facebook partecipassero con 12 centesimi a testa, avremmo già concluso la raccolta e saremmo alla ricerca di nuove tratte da mettere in sicurezza. La nostra sicurezza.

Sognando, posso dire che se tutti gli iscritti al sito fossero così generosi come i 35 che hanno partecipato, potremmo mettere in sicurezza 2.800 Km di Strade da Moto. Se lo fossero gli utenti del gruppo Facebook... quasi 50.000 Km!

Invece no.
Pare che la sicurezza passiva in moto, a meno che non sia ostentabile, non interessi a nessuno, nemmeno a quelli che contro un maledetto guardrail ci hanno perso un amico. Eppure, negli ultimi due anni, la media di motociclisti morti in Italia ogni anno si aggira sugli 850, 2-3 amici rimasti sull'asfalto al giorno.

Trovo difficile nascondere la mia delusione; inizio a sentire un po' meno mio quel motto, sfido chiunque di voi a sottoscriverlo oggi di fronte a questi numeri e invito ognuno a farsi l'esame di coscienza e chiedersi se, nei fatti, sia o meno un vero (meraviglioso) motociclista, sempre pronto a fermarsi un attimo e partecipare mettendoci del suo là dove ce n'è bisogno, oppure se non sia, più semplicemente, solo uno che va in moto.

5 commenti:

  1. Condivido il tuo pensiero, rimando anche alla mia nota dell'anno scorso su "motoitinerando" dove ho riscontrato, mio/nostro malgrado, il più assoluto menefreghismo di tutti i "motorizzati"...ormai, e lo dico con dispiacere, la moto è diventato un mezzo per "ostentare" lo "status" raggiunto e non mi meraviglio più, ribadisco ormai, di vedere gente che inforca la moto con il "sedicente" spirito di libertà che nulla ha da spartire con il vero spirito motociclista...la corsa alla moto più costosa, alla piega più virtuosa, ai look più costosi poco hanno a che fare con chi, un tempo, metteva un paio di jeans, un giubbotto di pelle (magari con un giornale sotto) e andava in moto, qualsiasi essa sia, per il gusto di farlo...condivido, solidarietà zero...e di "meravigliosa, strana gente" ne è rimasta davvero poca...ed è tutto sotto i nostri occhi...e il mondo social, purtroppo, è anche il modo per ostentare...belle foto, belle moto, bei posti...ma il vuoto d'animo regna sovrano...con questo non voglio dire che essere motociclisti significhi automaticamente fare da "onlus"...ma almeno gestire i nostri interessi sarebbe opportuno e coinvolgente...poi, come spesso accade, ci toccherà fare la conta su chi c'era e chi c'è...

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  2. Condivido il vostro pensiero, purtroppo al giorno d'oggi la leggerezza regna sovrana e prevale l'ostentazione e l'immagine in senso generale del termine, e non solo nel campo motociclistico, piuttosto che la solidarietà e il perseguire obiettivi di comune interesse.
    Ritengo che solo chi comprenda il vero significato della frase citata da Mario la possa fare sua e applicarla comportandosi di conseguenza.

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  3. Comprendo quanto scritto ma mi viene un dubbio, quanto è in uso questo portale? Gli iscritti utilizzano spesso il portale e quindi siamo certi al 100% che conoscano questa raccolta fondi? Io per esempio sono iscritto (da poco) ma ho visto solo ora il link alla raccolta fondi.

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    1. Ciao Claudio e grazie per il tuo commento.
      Per rispondere alla tua domanda, il sito (dalle statistiche pubblicate sulla sua pagina principale) serve 1.222.485 pagine all'anno e il gruppo Facebook collegato conta oltre 100.000 iscritti, ai quali sono presentati diversi post sull'argomento con link alla pagina, di cui due in evidenza.
      Spero che tanto basti a chiarire i tuoi dubbi.
      Grazie ancora e buona strada.

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  4. Da pochi anni vado in moto e ho pochissime amicizie, di recente sono stata inclusa in gruppo Whatsapp, composto da motociclisti over 50 di cui per ora solo un paio conosciuti di persona. Ho mandato più volte il link a Strade da Moto e nessuno si è nemmeno degnato di scrivere "grazie, ci darò un'occhiata" o qualcosa del genere. Nemmeno quando il mio compagno che conosce tutti di persona ha scritto "Mi piace molto il sito Strade da Moto, mi ricorda quando non c'era ancora Facebook". Non mi pare che sia un caso che la percentuale minore di contributi alla raccolta fondi sia quella di Facebook. Quantità e qualità non vanno quasi mai d'accordo. C'è molta, troppa gente in giro con tanti cavalli nel motore e poche rotelle nel cervello.

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