Finalmente partito.
Ovviamente ho dimenticato a casa un po' di cose ma... troppa era la voglia di partire. Come molti di voi sanno, la destinazione è un piccolo paese della Catalunya che si chiama Llagostera, dove, quando riesco, amo andare a incontrare dei vecchi amici in occasione della festa del paese, la Festa Major, che cade il fine settimana di Pentecoste. Fine settimana lungo, in realtà: dal venerdì al martedì.Così mi sono preso una settimana e ho unito il dilettevole al dilettevole: giro in moto e festa con gli amici.
Sulla festa sorvolerò, qui vi parlerò del giro e di ciò che ha a che vedere con le strade da moto. Ogni sera, da oggi al 12 giugno, aggiungerò qualcosa, quindi tornate, mi raccomando.
Ah, dimenticavo: l'impaginazione sarà quel che sarà e magari sfuggirà qualche refuso in più: non abbiatemene è che con il tablet ho un po' di difficoltà.
Giovedì 6 Giugno
Cuneo - Saintes Maries de la Mer
Ho deciso di fare l'andata in due giorni, in modo da non arrivare già stanco (ho una festa da affrontare, e che festa!) e da approfittarne per fare qualche Strada da Moto. Amo la Camargue e... quale migliore occasione per passarci almeno una serata?!
Un'altra Strada da Moto che adoro è quell'insieme di meraviglie che va da Serres a Nyons, fatto di gole e spazi aperti, tutt'intorno a una strada dall'andamento quasi ipnotizzante.
Così l'itinerario è bell'e fatto: Colle della Maddalena, Serre Ponçon, Serres, Nyons, Orange, Arles, Saintes Maries de la Mer.
Lungo?
Beh, certo, esistono percorsi più brevi ma, si sa, la nostra meta è il viaggio!
Fino all'ultimo sono stato indeciso circa l'abbigliamento: giubbotto medio, leggero o in cordura estivo?
Alla fine ho optato per il cordura estivo, praticamente traforato, accompagnato da un substrato... a cipolla, con maglie e magliette a disposizione.
Il meteo della giornata si preannuncia variabile e verso la Maddalena ci sono parecchie nuvole ma... dopo ci si aspetta il caldo sole del midi francese, della Provenza.
Arrivato a Argentera il freddo si fa sentire: 10-11 gradi. Mi metto la maglia di lana, che toglieró prima di Serres.
La strada della Maddalena è stata ormai riasfaltata quasi tutta. Rispetto a prima è una goduria ma resta sempre l'interrogativo: come faranno ad asfaltarla già cosí ondulata? Solo qui da noi, in Italia, ci riescono. Forti eh?!
Sul lato francesce l'asfalto ha qualche anno ma... è più liscio.
Va beh... basta con queste polemiche!
Costeggiare il lago di Serre Ponçon è sempre una bella esperienza, però vedere cartelli che segnalano una route barrée a una dozzina di km fa sempre il suo porco effetto e... c'è poco da fare, si prosegue, si prosegue sempre fino al punto in cui la strada è chiusa perché, si sa: la speranza è l'ultima a morire!
...ma poi muore.
Fortunatamente si è trattato di attendere solo (si fa per dire) un'ora dalla galleria che c'è prima del ponte sulla Durance. Vabbè... poco male.
Ripartito, non ci metto molto ad arrivare a Serres e... non ho nessuna voglia di fermarmi ancora per mangiare, quindi mi tuffo, letteralmente, tra le gole e i colli di questo magnifico tratto di strada, fino a Nyons, solo poche soste per fare quanche foto da condividere con voi.
A un certo punto ho avuto una crisi spazio-temporale: mi è sembrato di essere tornato a qualche settimana fa in Val d'Orcia. Ditemi se non è vero!
...e che gole!
Da Nyons a Orange la strada è ancora gradevole ma fa sempre più caldo, cosí mi fermo e tolgo qualche strato alla cipolla, restando con la sola maglietta sotto la giacca leggera. Mi sento così bene che credo di aver intravisto come devono stare gli dei.
Poi, dopo aver costeggiato per un po' un maestoso Rodano, la strada si fa noiosa e la stanchezza inizia a farsi sentire: in fondo sono quasi le tre e sono partito stamane alle 08:30 circa.
Solo ad Arles, quando alla rotonda imbocco la strada per Saintes Maries de la Mer, la stanchezza svanisce, l'aria si raffresca e il profumo del mare (misto cacca di cavallo) mi riempie le narici con l'effetto di una sniffata di coca (almeno credo) e il motore risale di giri, rallento solo dove c'è il velox e in un attimo sono all'albergo, dove la gentilissima e graziosissima (e stavolta anche incintissima) signorina mi accoglie con la buona notizia: visto che una camera più bella di quella che ho prenotato io (che sono povero) è libera, lei mi ha assegnato quella, senza differenza di prezzo!
Yuppi!!!
Il meteo della giornata si preannuncia variabile e verso la Maddalena ci sono parecchie nuvole ma... dopo ci si aspetta il caldo sole del midi francese, della Provenza.
Arrivato a Argentera il freddo si fa sentire: 10-11 gradi. Mi metto la maglia di lana, che toglieró prima di Serres.
La strada della Maddalena è stata ormai riasfaltata quasi tutta. Rispetto a prima è una goduria ma resta sempre l'interrogativo: come faranno ad asfaltarla già cosí ondulata? Solo qui da noi, in Italia, ci riescono. Forti eh?!
Sul lato francesce l'asfalto ha qualche anno ma... è più liscio.
Va beh... basta con queste polemiche!
Costeggiare il lago di Serre Ponçon è sempre una bella esperienza, però vedere cartelli che segnalano una route barrée a una dozzina di km fa sempre il suo porco effetto e... c'è poco da fare, si prosegue, si prosegue sempre fino al punto in cui la strada è chiusa perché, si sa: la speranza è l'ultima a morire!
...ma poi muore.
Fortunatamente si è trattato di attendere solo (si fa per dire) un'ora dalla galleria che c'è prima del ponte sulla Durance. Vabbè... poco male.
Ripartito, non ci metto molto ad arrivare a Serres e... non ho nessuna voglia di fermarmi ancora per mangiare, quindi mi tuffo, letteralmente, tra le gole e i colli di questo magnifico tratto di strada, fino a Nyons, solo poche soste per fare quanche foto da condividere con voi.
A un certo punto ho avuto una crisi spazio-temporale: mi è sembrato di essere tornato a qualche settimana fa in Val d'Orcia. Ditemi se non è vero!
...e che gole!
Da Nyons a Orange la strada è ancora gradevole ma fa sempre più caldo, cosí mi fermo e tolgo qualche strato alla cipolla, restando con la sola maglietta sotto la giacca leggera. Mi sento così bene che credo di aver intravisto come devono stare gli dei.
Poi, dopo aver costeggiato per un po' un maestoso Rodano, la strada si fa noiosa e la stanchezza inizia a farsi sentire: in fondo sono quasi le tre e sono partito stamane alle 08:30 circa.
Solo ad Arles, quando alla rotonda imbocco la strada per Saintes Maries de la Mer, la stanchezza svanisce, l'aria si raffresca e il profumo del mare (misto cacca di cavallo) mi riempie le narici con l'effetto di una sniffata di coca (almeno credo) e il motore risale di giri, rallento solo dove c'è il velox e in un attimo sono all'albergo, dove la gentilissima e graziosissima (e stavolta anche incintissima) signorina mi accoglie con la buona notizia: visto che una camera più bella di quella che ho prenotato io (che sono povero) è libera, lei mi ha assegnato quella, senza differenza di prezzo!
Yuppi!!!
- continua -
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