L'avevo portata a casa guidando sulle uova, non sentendola mia e temendo che non lo sarebbe mai stata.
In effetti, dopo qualche anno di inattività dovuta all'impegno profuso nella crescita di un figlio, passavo da una Honda CBX550F, 4 cilindri turistica, ad un monocilindrico il cui vero scopo non è mai stato realmente definito. Un salto notevole.
Ci siamo annusati a lungo io e quel ferro che ancora non aveva un nome; ci davamo del lei, con distacco, e prima di iniziare a sintonizzarci, devo ammettere, ci sono voluti un bel po' di km.
Credo che la svolta sia stata stata data da un cane che, attraversandoci improvvisamente la strada, ci ha uniti in una caduta dove, oltre a qualche piccola escoriazione ciascuno, io ci ho rimesso l'integrità di una clavicola e lei del parabrezza e di una freccia.
Superare insieme le disavventure fortifica stima e fiducia reciproche, così, anche se non ho potuto girare per qualche mese, quando siamo ripartiti insieme nulla è stato più come prima: eravamo diventati compagni di avventura.
Abbiamo continuato a darci del lei ma non più per distacco: per rispetto.
Presto mi sono adeguato a ciò che lei mi offriva e anche lei ha iniziato ad accettare di buon grado i miei svarioni e le mie richieste, a volte, lo ammetto, assurde.
Mi stavo rendendo conto solo allora di quanto il rapporto tra me e Nava si fosse trasformato, fino a diventare naturale come quello tra due vecchi amanti che non hanno bisogno di parole per comprendersi, mentre con Madi stava iniziando un nuovo periodo di adattamento, mio a lei e suo a me.
(Sì, con il tempo anche il ferro si adatta, per quanto si possa pensare il contrario).
Serviranno migliaia di km perché possiamo fidarci l'uno l'altra e credo che sarà più difficile e lungo perché, a differenza di Nava, l'umore di Madi è condizionato da una buona parte di elettronica, quindi è molto più instabile. Saprà certamente essermi di aiuto nei momenti difficili ma temo che a volte mi stupirà con comportamenti inaspettati e, forse, non sempre graditi.
Ora, dopo i primi 500 km insieme, due bei colli come il Nava e il Tenda, un po' di autostrada e di stradine della collina torinese, un po' di strada da solo e un po' con Roz, passeggera perfetta, posso esprimere le mie prime impressioni ma prima devo avvisare il lettore: questo non è un test drive e sono sicuro che le mie impressioni tra 1000 km saranno diverse e tra 5000... le rinnegherò.
L'ho già scritto tra le righe: come le altre moto anche questa ti fa capire fin da subito che è meglio darle sempre del lei. Madi me lo ha comunicato prima con il suo rumore profondo e poi, dopo avermi dato la sensazione di un'estrema semplicità di guida, sorprendendomi alla prima necessità di rallentare, facendomi scoprire che ero troppo veloce, che mi ero lasciato prendere la mano dalla troppa confidenza.
La sua frenata decisa mi ha permesso di rimettere tutto a posto ma la sensazione di aver inavvertitamente esagerato, quella rimane.
Temo (ma qui sto parlando di me, non di Madi) che la sensazione di assoluta stabilità possa trarre in inganno, spingendo a correre anche più del consentito. Non mi sono accorto se qualche diavoleria elettronica si sia già prodigata in mio aiuto ma devo dire che dopo pochi km ci si sente a proprio agio e si inizia a sperimentare, a cercare il limite.
Comodità? Beh Nava risulta ancora inarrivabile, con la sua seduta bella diritta, da bancone del bar. Con Madi si sta più in avanti e le prime volte i polsi si lamentano un po'. Al momento non posso installare né un manubrio più alto né sollevare un po' quello che c'è perché i cavi elettrici e i tubi per gli oli di freno e frizione sono della lunghezza giusta, così provo ad adeguarmi io al nuovo stile di guida.
Sempre riguardo alla comodità, ho acquistato ed installato un cupolino o parabrezza ma... è troppo piccolo, forse dovrò sostituirlo con uno più grande perché questo è molto bello ma ripara pochissimo, convogliando tutta l'aria proprio sotto il casco. Provo ancora a modificarne l'angolazione, per quanto possibile, e se non basta, lo sostituirò.
La comodità del passeggero, invece, a detta di Roz è pari a quella che garantiva Nava, quindi ottima.
Molto probabilmente perché devo ancora capire come ottimizzare la guida ma mi pare che sia un po' assetata. Niente di eccezionale, però da un motore così recente mi aspettavo qualche cosa in più di 20 km/l (15 in autostrada).
Pochi e trascurabili difetti, quindi, a fronte di sensazioni di guida molto positive: è solo grazie al casco integrale che non ho un nugolo di moscerini sui denti!
Sono molto soddisfatto e posso affermare che sia un modello di moto che, se me lo chiedessero, consiglierei tranquillamente a chiunque abbia già un po' di esperienza o, almeno, un minimo di buon senso. Quello che basta ber capire che, come a tutte le moto, anche se ci si sente in confidenza, è meglio continuare a darle del lei.
Mi piace come scrivi delle tue cavalcature, io sono in attesa della mia nuova che dovrebbe arrivare a giorni. Pensi di attrezzare Madi con bauletto e borse, per viaggi di piu di un giorno ? ciao e buon divertimento, wroom
RispondiEliminaGrazie Mariarita.
EliminaIn realtà ho già attrezzato Madi di tutto ciò che mi serve, puoi vederlo dalla foto dove esco dal mio negozio di fiducia: bauletto, telaietti per borse morbide (che avevo già), parabrezza, paramani, paramotore, presa USB e cavalletto centrale (queste ultime due cose devono ancora arrivare).
Ciao.
Mario
Complimenti per la Shiver che è bellissima e un abbraccio da parte mia a Nava.
RispondiEliminaLa Pegaso è una moto fantastica!Quando inizi a fare amicizia con lei non scenderesti più. Anche se la prima impressione.. aiuto! Ti lascio immaginare io che sono alta 168cm per 55kg..
Un saluto
Grazie! Nava ricambia!
EliminaCiao Tiziana.