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venerdì 9 settembre 2016

Giro del Bianco 2016

Inizia il Gran San Bernardo
L'abbiamo già fatto l'anno scorso, è vero, ma quest'anno l'ho ristudiato, aggiungendo qualche colle, tanto per divertirci un po' di più.
Partenza e arrivo a Cuneo per un totale di due giorni di viaggio, due giorni di vedute e panorami spettacolari. Il perno del giro è il massiccio del Monte Bianco, praticamente lo si circumnaviga. Si attraversa la Valle d’Aosta, si transita in Svizzera (non c’è bisogno di vignette autostradale) si fa un bel pezzo di Savoia e infine si rientra dal Colle dell’Agnello, dopo aver attraversato alcuni tra i migliori colli francesi.

Le Coordinate

PRIMO GIORNOSECONDO GIORNO
LuogoCoordinateLuogoCoordinate
Gran San BernardoN45.868913 E7.170921Col de la MadeleineN45.435565 E6.375561
Col de ChampexN46.031706 E7.106856Col du GlandonN45.239722 E6.175515
Col de la ForclazN46.057770 E7.001470Col de la Croix de FerN45.227365 E6.202427
Col des MontetsN46.004034 E6.923658Col du TélégrapheN45.202688 E6.444550
Col des SaisiesN45.760849 E6.533476Col du GalibierN45.064207 E6.407779
Cormet de RoselendN45.691327 E6.690640Col du LautaretN45.034639 E6.405038
Col du TraN45.515460 E6.595990Col d'IzoardN44.819610 E6.734915
Hotel de Faubourg - MoutiersN45.484838 E6.530430Colle dell'AgnelloN44.683943 E6.979628

Mappa
Il Primo Giorno
Cuneo - Moutiers
Il lago al colle del Gran San Bernardo
Lato svizzero del GSB
Partenza alle 08:00. Purtroppo, per raggiungere la valle d’Aosta da Cuneo, si deve fare un po’ d’autostrada... un paio d'ore per arrivare ad Aosta, dove si esce e si prende la strada per il Colle del Gran San Bernardo, iniziando subito a rilassarsi e divertirsi.

Tutto il percorso è su strada molto ben tenuta, divertente ma sicura. Si sale fino a quota 2.473 mt slm del colle e, quando si crede di aver visto il bello, si resta estasiati da ciò che si trova dall’altra parte. Si scende parecchio, fino a Orsières, dove si lascia la strada per Martigny e si prende a destra, per Champex, il paese che da il nome al colle (1.490).
Un colle ripido e tortuoso ma non pericoloso, anzi, divertente.

Si ridiscende dall'altra parte verso Martigny, dove è facile trovare la strada del Col de la Forclaz (1.527), la si vede la lontano, è quella che taglia tutta la costa della montagna sopra Martigny ed è ben indicata. Un colle molto veloce, solo cinque tornanti, per il resto... una vera e propria pista. Attenti a non farsi prendere la mano!

Il colle è immerso in boschi molto freschi.
Sulla destra trovate un hotel con un ristorante: buono ma, a mio avviso, un po' caro. Si scollina e dopo poco si entra in Francia.
Consiglio di fermarsi proprio in Francia, per pranzo.

Continuiamo sulla strada D1506 che, attraversando il Col des Montets (1.461), ci porterà fino a Chamonix, ai piedi del Monte Bianco, un magnifico di paese che vale la pena di una visita, anche solo di una sosta per una bibita. Il Col des Montets non è altro che la continuazione del Forclaz, solo un po' più stretto ma sempre veloce. Usciamo da Chamonix verso sud e troviamo, sulla sinistra, l'imbocco del tunnel del Bianco: la N205, che prendiamo ma non verso il tunnel bensì in direzione contraria, praticamente continuando da dove siamo arrivati.

La rotonda all'imbocco del tunnel del Monte Bianco
Col des Saisies
La N205 ci porterà fino a Passy, dove, all'imbocco dell'autostrada, prenderemo a destra, proprio per Passy, svoltando poi a sinistra alla fine del breve rettilineo, per continuare per meno di un km fino a trovare una rotonda oblunga, dove ci infileremo nell'unica strada ancora verso sinistra, per Notre Dame de Bellecombe, che incontreremo dopo 26 km e dove all'ingresso del paese abbandoneremo le indicazioni per Albertville pre prendere a sinistra per Les Saisies e il suo colle: il Col des Saisies (1.657).

La strada è di media larghezza, liscia e con poche vere curve, però non spinge a correre ma a godersi i panorami. In ogni caso, è la strada più breve per arrivare a Beaufort, dove prendere per il Cormet de Roselend ma, soprattutto, dove fermarsi alla cooperativa a comprare un po' dell'ottimo formaggio che prende il nome proprio da questo paesino.

Cooperative du Beaufortain

Lago di Roselend
Continuando, si va verso il Cormet de Roselend (1.967), un colle che si distingue, soprattutto, per la bellezza del lago, il lago di Roselend appunto, che si costeggia per raggiungere la cima.
Molto frequentato, il colle è scorrevole e molto bello da entrambi i lati. Poco prima di arrivare in cima ci lasciamo il lago alle spalle e non lo vedremo più. Ricordo che quando ho percorso questo colle al contrario, l'apparizione improvvisa e inaspettata del lago mi aveva lasciato letteralmente senza fiato.

Scendiamo, quindi, verso quel crocevia di motociclisti che è Bourg Saint Maurice, dove, vista l'ora, vale la pena di fermarsi per una birretta prima di affrontare l'ultimo colle di oggi: il Col du Tra (o Col de Notre Dame du Pré, a 1.835 mt slm).
Sembra un colletto da poco, ma vi assicuro che, mentre è facile salire, la discesa verso Saint Marcel è tutt'altro che una passeggiata: strada stretta, ripidan non proprio sempre liscia e molto, molto tortuosa. Io, viaggiando in due, sono arrivato in fondo con i freni affaticati (quello dietro... non c'era praticamente più). Però... che divertimento!

Alcuni passaggi del Col du Tra (quelli che Roz è riuscita a fotografare!)
Da qui, arrivare a Moutiers è stato questione di un attimo. Ci siamo sistemati all'Hotel de Fauburg, in pieno centro: per il prezzo (49 Euro in due, senza colazione) devo dire che siamo stati proprio bene.
Per la cena consiglio il ristorante La Voute: se siete all'Hotel de Fauburg lo trovate proprio lì, appena usciti sulla destra a meno di 100 metri, altrimenti, proprio davanti al Duomo di Saint Pierre, vicino al ponte vecchio. Ottimo cibo ad ottimi prezzi.

Veduta sull'Isère dalla finestra dell'hotel e cena a La Voute
Mappa
Il Secondo Giorno
Moutiers - Cuneo
Massiccio del Monte Bianco
dal Col de la Madeleine
Colazione in una caffetteria a 30 mt dall'hotel, poi, circa alle 09:00, partenza alla volta del Col de la Madeleine (2.000), seguendo per pochi chilometri la superstrada a fianco del fiume Isère, fino a Feissons sur Isère, dove usciamo e seguiamo le indicazioni per il colle.
Prima delle 10:00 eravamo in cima, a dare ancora un'occhiata al massiccio del Monte Bianco e, soprattutto, a godere di una generosa seconda colazione, poi giù dal colle verso La Chambre. Sia salendo, sia scendendo, si incontra un buon numero di mucche sulla strada: sono abituate al traffico ma facciamo lo stesso attenzione a non spaventarle.

Guardando la strada percorsa, sulla salita al Glandon
Di nuovo salita, per il Col du Glandon (che solitamente nessuno considera perché è a soli 2 Km dal Col della Croix de Fer ma è oltre 100 metri più in basso, a 1.924), quindi La Croix de Fer (2.067) e poi giù verso la Maurienne, dove, a Saint Michel de Maurienne si prende per il Col du Télégraphe (1.566), che ci porterà dritti sulla strada del maestoso Col du Galibier (2.645).
Questa volta il colle è aperto, così evitiamo la galleria e ci inerpichiamo per l'ultimo tratto che ci porta in cima, dove, oltre alle foto di rito, proseguiamo ancora a piedi per arrivare proprio sulla punta e godere di un panorama stupendo, tutt'intorno. Glandon, Croix de Fer si fanno d'un fiato, mentre Télégraphe e Galibier richiedono un po' di impegno e di tempo in più, però sono quattro colli che, messi in fila, danno grandi soddisfazioni.

Col du Galibier
Biere Galibier
Scendendo dal Galibier verso Saint Jean de Maurienne, raggiunta l'uscita della galleria che abbiamo evitato, c'è un bar dove, visto che era l’una, ci siamo fermati per un panino e una buonissima Bier du Galibier bionda: un'ottima IPA prodotta poco più in basso, a 1.400 metri.
Rifocillati ripartiamo in direzione sud, abbandonando la Savoie per il dipartimento de Les Hautes Alpes, raggiungendo, in soli otto km, il Col du Lautaret (2.057), un punto di passaggio obbligato per procedere verso il Col d'Izoard (2.360); dal Lautaret si scende ancora su una strada ampia, liscia e dall'andamento piuttosto dolce, per meno di 40 km, fino a Cervières, dove, rimanendo sulla stessa strada, iniziamo a salire verso l'Izoard, che raggiungiamo abbastanza in fretta.
In cima moltissimi motociclisti, automobilisti e ciclisti, in quello che pare un festoso raduno improvvisato. 
Col d'Izoard

Quasi alle 16:00 ripartiamo, scendendo verso Guillestre ma svoltando a sinistra, verso il Colle dell'Agnello (2.744), non appena troviamo il primo vero bivio, a meno di 15 km di discesa assolutamente divertente.
Colle dell'Agnello
La salita verso l'Agnello è stretta e passa in alcuni piccoli villaggi. La vegetazione si fa sempre più rara e lo spettacolo, tutt'intorno, sempre più bello, con l'orizzonte che si allontana man mano, a scoprire nuove vette.

Anche in cima al Colle dell'Agnello troviamo molta gente, perfino troppa ma, d'altra parte, è domenica pomeriggio e... non abbiamo l'esclusiva.
Ridiscendere, verso casa, è reso un po' difficoltoso dal gran numero di camper ma, fortunatamente, con due ruote è pur sempre più facile trovare un varco!

Poco più di un'ora e siamo a casa, stanchi ma soddisfatti, pronti a ripartire.

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