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lunedì 27 giugno 2016

Tempo di motoraduni... un paio da non perdere

L'estate, secondo me, non è il periodo migliore per uscire in moto: preferisco i climi di primavera e autunno, però è certamente un buon momento per organizzare eventi con una buona probabilità di avere delle belle giornate: i motoraduni. Sono estremamente sensibili al meteo, perché, purtroppo, non sono pochi i motociclisti refrattari a uscire con la pioggia, figuriamoci a farlo per un raduno, così tra fine giugno ed i primi di settembre si concentrano la maggior parte dei motoraduni in Italia.

Sono tutti ottimi, buone occasioni per stare insieme, conoscersi, scambiarsi opinioni... insomma, ci sono un sacco di motivi per partecipare.
Tra tutti quelli che ci sono, e sono tanti, voglio evidenziarne un paio che, a mio avviso, godono di ottime ragioni per non essere ignorati.

Il primo è quello che si tiene più in alto in Europa, ai 2.993 mt slm del Colle del Sommeiller: il Moto Incontro Stella Alpina, che vedrà il suo 51° anniversario con l'edizione del 9 e 10 luglio 2016.

La strada del Colle del Sommeiller, partendo da Bardonecchia, dopo aver raggiunto il colle non porta da nessuna parte se non a piedi, a cavallo o in bici, inoltre è aperta solo da luglio a settembre ed è chiusa al traffico dal venerdì alla domenica nei mesi di luglio e agosto (eccetto che per il raduno).

Buona parte del percorso è sterrato, spesso bagnato, il che ne fa una strada da ossi duri, da esperti della moto.

Il raduno mette insieme due grandi famiglie che hanno molti punti in comune: i motociclisti e gli alpini, quindi si trova il tempo di commemorare i soldati deceduti sotto una valanga del 1931 e di raccogliersi davanti ad una polentata curata dal gruppo ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Bardonecchia.

Il secondo motoraduno che vorrei mettere in evidenza è uno dei più importanti motoraduni d'Europa e si tiene tra Sondalo (SO) e il Passo dello Stelvio: si tratta del Motoraduno Stelvio International Metzeler, che quest'anno celebra la 40^ edizione.


Ha luogo tra pochissimo: quattro giorni dal 30 giugno al 3 luglio e sono previste più di ventimila presenze, con la partecipazione di stelle del motociclismo mondiale, come Marco Melandri.
Una tale affluenza ne ha fatto, nel tempo, un'iniziativa con molti sponsor, quindi molto commerciale, però il programma è molto ricco e il luogo dove si svolge è uno dei passi più belli d'Italia: due ottimi motivi per partecipare.

domenica 19 giugno 2016

Stimoli e sensazioni da un lungo giro.

Un paio di giorni su e giù per il Mercantour, l'ambizione di affrontare un numero di colli forse un po' folle, un meteo imprevedibile ma in fondo clemente, un rally che, con la chiusura delle strade, qualche uovo nel paniere (diciamo così) l'ha rotto e la sorpresa di un Bed and Breakfast fuori dagli schemi ma da non perdere: una sola camera in una casetta tra i boschi, con una famiglia molto cordiale (mi hanno invitato e ho cenato con loro).

Ecco gli ingredienti dal mio fine settimana dedicato al giro dei 25 colli. Non sono stati venticinque, perché un paio li ho fatti la settimana scorsa e, soprattutto, perché le soste causate dal rally sul Turini mi hanno obbligato a sopprimerne alcuni, riducendo, così, il totale a una ventina. Non li elencherò né farò un resoconto del viaggio.

Voglio solo mettere in ordine e fissare alcune delle sensazioni che mi sono rimaste vivide.

Innanzitutto i colli di Turini, de l'Orme e Braus, attraversati viaggiando spesso contromano rispetto alle auto del rally, che si spostavano da un punto all'altro: rombi di motore, odori di benzina e olio bruciato, segni neri sull'asfalto, alcune situazioni pericolose. Il fascino delle corse.
Poi il col del la Madone de Gorbio: l'altra faccia di Mentone e Nizza, come quella nascosta della luna: viaggiare a quasi mille metri slm ma con le città della costa azzurra proprio lì sotto. Punti di vista.
Il col d'Èze, con la vista su uno dei più bei golfi del mondo, dove si raccoglie, e si esibisce, una buona parte della ricchezza mondiale. I soldi che comprano la bellezza.
Il colle di un'altra Madone, a Thiery, dodici chilometri di strada stretta ma con curve molto dolci e fondo non proprio pulito, che sale in costa e che è da ripercorrere al ritorno, perché il colle porta a Thiery ma non va oltre. Quasi nessun rettilineo, quasi nessun tornante. Una strada da percorrere con calma, prendendo il ritmo di un lungo e sensuale lento, da ballare abbracciati alla propria moto.
Le gorge di Daluis, un ambiente unico, panorami corti e stretti ma grandiosi, che riuniscono l'opera della natura e quella (minima) dell'uomo, così raccolti che nessuna foto, mai, potrà rendere giustizia.
Infine il col de la Bonette. La pioggia che mi ci ha colto oggi ha amplificato, se possibile, il senso di rispetto che già nutrivo per quello che per tutti i motociclisti che circolano da queste parti è considerata una signora delle Alpi.
Insomma, un giro senza dubbio faticoso ma molto stimolante.

venerdì 17 giugno 2016

Corsica del nord

L'idea è di gennaio scorso e ne avevamo accennato con questo post. Ora è giunto il momento di pianificare con un po' di precisione in più.

I luoghi: Il nord della Corsica, da Bastia a Bastia.

Le date: dal 26 al 29 luglio 2016.

Le persone: Io, Roz, Max e Nini.

I mezzi: Aprilia Pegaso e Vespa 300 i.e.


Calvi
Le tappe:


I colli:
DenominazioneAltitudine mt. s.l.m. Tornanti 
I calanchi di Piana
Col St. Nicolas30310
Col de la Serra3617
Fontaine de Morello17218
Bocca di Vezzu31115
Col de Palmarella40837
Bocca a Croce (Osani)26940
Col de Vergio1.47824
Bocca d'Ominada65411
Erbajolo75033
Col de la Foata83412
Bocca di San Gavinu69727
Col de Provo4776
Paisolu di San Ghjulianu25613


Il porto di Bastia


Ota Porto


Corte


Le spiagge di Cervione
Gli itinerari:
1° GIORNO

5 colli
visite a Isola Rossa e Calvi
Mappa
Mappa

Progr. Km
Bastia Hotel Riviera0
Col St. Nicolas46
Col de la Serra49
Fontaine de Morello113
Bocca di Vezzu130
Isola Rossa152
Calvi176
Col de Palmarella217
Bocca a Croce (Osani)228
Ota Porto Logis Hotel le Lonca251
2° GIORNO

2 colli
visita al Parco Naturale Regionale
Mappa
Mappa

Progr. Km
Ota Porto Logis Hotel le Lonca0
Col de Vergio34
Bocca d'Ominada80
Corte B&B L'Attrachju88
3° GIORNO

5 colli
mare
Mappa
Mappa

Progr. Km
Corte B&B L'Attrachju0
Erbajolo17
Col de la Foata28
Bocca di San Gavinu45
Col de Provo54
Paisolu di San Ghjulianu64
Cervione Hotel Horizonte72
4° GIORNO

mare
rientro a Bastia
Mappa
Mappa

Progr. Km
Cervione Hotel Horizonte0
Bastia Hotel Riviera48


giovedì 9 giugno 2016

Leggende



Il tracciato
È quanto di più distante ci possa essere dai miei concetti di motociclismo e di turismo: anche volendo, non avrei il fegato e nemmeno la stoffa per affrontare certe velocità, soprattutto su strade normali. Eppure la Isle of Man Tourist Trophy Race è l'evento motociclistico che mi affascina più di ogni altro.

Credo che si tratti di una forma di seduzione paragonabile a quella che una volta esercitavano sfide come le corride, la lotta libera o il pugilato... insomma, situazioni dove coraggio e capacità sono gli ingredienti per prove che mettono in gioco la vita stessa dello sfidante.

La TT (chiamiamola pure così, qui a destra il tracciato di oltre 60 chilometri) richiede molto coraggio ed enormi capacità e, senza dubbio, nel tempo si è presa il suo tributo di vite umane: tra il 1907 e il 2016 (con una pausa dal 1940 al 1945 compresi) sono morti in pista 143 piloti, un paio di spettatori e un commissario di gara, per non contare i più di cento morti sul tracciato mentre provavano al di fuori delle gare o delle prove ufficiali.

Gli ultimi due hanno terminato le loro corse sabato scorso: durante la gara dei sidecar il 27enne australiano Dwight Beare e, nel corso delle prove della Superstock, il cinquantenne Paul Shoesmith.


Messaggio dell'organizzazione

Un passaggio della... pista

Insomma, il rischio c'è e questi piloti, certamente animati da uno spirito incomprensibile ai più, lo affrontano con le sole protezioni disponibili, che ai 300 all'ora si rivelano quasi sempre inadeguate..

G. Agostini durante la gara del 1967
È bello sapere che, a tutt'oggi, a collezionare il maggior numero di vittorie è il nostro Giacomo Agostini, sulla sua (ma altrettanto nostra) MV Agusta: ben 10 vittorie, senza contare quella mancata per un soffio dove gli si è rotta la catena mentre, a fine gara, era in testa con 12 secondi di vantaggio sul secondo.

La corsa di Superbike di sabato ha visto il pilota irlandese Michael Dunlop, con la sua BMW S1000 RR, segnare il nuovo record dalla pista: 60,73 Km in 16 minuti 58 secondi e 254 millesimi, al secondo giro di sei che compongono la gara che, poi, ha vinto.

Michael Dunlop vola verso il nuovo record
Per capire meglio la portata dell'impresa, immaginate un posto a oltre 60 chilometri da dove vi trovate, raggiungibile per mezzo di una strada normale, condita da ottime curve, salite, discese, strettoie, case, alberi, marciapiedi... Ecco, ora immaginate di salire in moto e di raggiungere quel posto percorrendo tutti i 60 chilometri in poco più di un quarto d'ora.
Quasi 215 Km all'ora di media su strada normale e con una moto praticamente di serie. Persino sulle piste di MotoGP si fatica a vedere questi numeri.

Sicuramente sono contestabili l'inutilità del gesto e la sua pericolosità ma, d'altra parte, le sfide sono spesso pericolose e raramente utili.

Per molti di noi per i quali la moto è una passione, questi non saranno eroi ma sicuramente leggende, esempi da non seguire.

Intanto godetevi l'impresa di Michael Dunlop, qui sotto.

mercoledì 8 giugno 2016

L'Eroica in Moto 2016

Venerdì 20 Maggio 2016, finalmente si parte per L'Eroica in Moto 2016!!

L'appuntamento e' alle 09:30 a casa di Fabrizio col pieno fatto e le moto cariche.

Di seguito i componenti della "falange Cuneese" e relativi "destrieri":

Claudio - Africa Twin 650 RD03
Fabrizio - Triumph Scrambler 900
Michele - Moto Guzzi V7 scramblerizzata.




Ci avviamo in direzione Mondovì dove ci immettiamo sull'autostrada A6 che lasceremo (finalmente) a Lucca.

Sosta pranzo nel centro di Lucca presso "l'Antica Trattoria da Vasco" sulla piazzetta di fronte a Porta S.Maria dove possiamo parcheggiare le moto nell'area dedicata e gratuita.

Rifocillati e impazienti, riprendiamo il cammino evitando accuratamente autostrade e superstrade: siamo in Toscana e vogliamo saziarci di curve e paesaggi mozzafiato!

Quindi:
Lucca SS439 - Pontedera - Castelfalfi SP26 - San Gimignano - Poggibonsi - Castellina in Chianti - Radda in Chianti.

A Radda, raggiungiamo la nostra dimora Toscana: il bellissimo Agriturismo Ceperano immerso fra i vigneti e gli oliveti delle colline del Chianti.

Il contachilometri segna 440 Km percorsi per raggiungere Radda.

Ci sistemiamo nel nostro appartamento, una doccia e via verso Gaiole in Chianti gia' gremita di moto ben disposte sui lati della via principale che conduce al famoso Gallo Nero, sulla piazza principale del paese.
Qui ci aspetta Andrea Leggieri, il simpaticissimo organizzatore, che ci accoglie e ci consegna il kit dell'Eroico: numero di gara, pettorina, regolamento e descrizione del percorso con relative note e raccomandazioni da seguire alla lettera.

Alle 20:30 la prima selezione naturale: la cena sociale con menù del territorio! Bruschette, salumi vari, trofie al cinghiale, pasta e fagioli, cinghiale in umido, crostate fatte in casa, il tutto innaffiato di ottimo Chianti...

La mattina seguente, sabato 21, ci siamo svegliati con un cielo limpido ed un magnifico sole. Una ricca colazione e via verso Gaiole in Chianti pronti per la partenza con altri 563 Eroici!

L'Eroica in moto segue le tracce della leggendaria Eroica, percorso di 208 Km equamente divisi tra asfalto e strade bianche creato originariamente per le biciclette. E' uno dei più affascinanti itinerari da percorrere attraverso i paesaggi delle famose colline e degli ancor più celebri borghi del Chianti e delle Crete Senesi in Toscana.

Il percorso e' molto ben segnalato ed e' difficile perdersi anche senza road-book.
Si parte da Gaiole direzione Siena, sosta timbro a Radi, poi Vescovado, Murlo, Bibbiano e sosta timbro a Montalcino dove siamo obbligati ad attendere fino alle 12:30 per permettere alla Mille Miglia (gara di regolarità per auto d'epoca) di transitare.

Incroceremo comunque la Mille Miglia pochi chilometri dopo, a Torrenieri e questo ci costringerà ad una sosta forzata durante la quale approfitteremo per rifocillarci con un ottimo pranzo godendoci la passerella di tante bellissime auto d'epoca.
Finalmente la strada viene riaperta alla carovana degli Eroici e continuiamo il nostro percorso: Bellaria, Castelmuzio, Montisi, San Giovanni d'Asso, Buonconvento, Asciano, Torre a Castello, Castelnuovo Berardenga per entrare nel Chianti Classico. Poi Pianella, Vagliagli e sosta timbro a Radda in Chianti.

Ormai provati fisicamente e molto impolverati partiamo alla volta di Gaiole dove, all'arrivo, ci aspetta Andrea per la firma della "Eroica In Moto Hall of Fame" e la premiazione presso la “Filarmonica”.

Il giorno dopo con un trasferimento su asfalto immerso in strade e paesaggi tipicamente toscani ci siamo diretti verso Empoli per imboccare la FI-PI-LI (Firenze, Pisa, Livorno) e dirigersi verso l'autostrada E80 per tornare a casa pensando già alla prossima edizione del 2017.

Totale Km percorsi: circa 1.100.

Link:
http://www.eroicainmoto.it/
http://www.ceperano.it

domenica 5 giugno 2016

Il giro dei 25 colli francesi

Venticinque colli in due giorni potrebbero sembrare molti ma, nelle Alpi francesi, non lo sono affatto, la vicinanza dei colli, in quelle zone, permette di saltare da uno all'altro come in una danza, tra le cime del Mercantour e delle Alpes-Maritimes.

Clicca per la mappa


Col de Tende


Lac des Meches


Col de Brouis


Col de Turini


Pas de l'Escous


Col de Braus


Col de Castillon


Col de St Pancrace


Col d'Eze


Col de Villefranche


La Croix de Fer


Col St. Léger


Col de Ste Anne


Col de la Lombarde

Si parte e si arriva a Cuneo e si gira in senso orario, attraversando i seguenti colli:
  1. Col de Tende (il colle, non il tunnel!)
  2. Barrage du Lac des Meches
  3. Col de Brouis
  4. Col de Pérus
  5. Col de Turini
  6. Baisse de la Cabanette
  7. Pas de l'Escous
  8. Col de l'Orme
  9. Col de Braus
  10. Col St Jean (Sospel)
  11. Col de Castillon
  12. Col de la Madone de Gorbio
  13. Col de St Pancrace
  14. Col de Guerre
  15. Col d'Eze
  16. Col des Quatre Chemins
  17. Col de Villefranche
  18. Col de Châteauneuf
  19. La Croix de Fer
  20. Col de Rostan
  21. Col Saint Léger
  22. Col de Valberg
  23. Col de Ste Anne
  24. Col de la Cuillole
  25. Col de la Lombarde
490 km. di curve e tornanti, con una piccola escursione anche su sterrato leggero, tra il colle di Tenda e il Barrage du Lac des Meches, che richiedono in tutto 13-14 ore, e che quindi spalmiamo su due giorni con pernottamento presso un hotel a Le-Plan-Du-Var.

Alcuni dei colli previsti sono secondari, ma altri sono di primaria importanza, come il Tenda (sì, proprio quello che passa sopra la galleria), il Turini, il trio in sequenza Valberge - Sainte Anne - Cuillole, per non parlare della Lombarda.

Tutti 25 sono da vedere e attraversare con la calma di chi vuole, oltre a divertirsi, anche godere di panorami che solo le Alpi possono offrire.

Non appena terminerà questo periodo di temporali giornalieri, partirò (anche perché il giro vale ben più di mille punti per il Passknacker!).


Col de Pérus


Baisse de la Cabanette


Col de l'Orme


Col St Jean (Sospel)


Col de la Madone de Gorbio


Col de Guerre


Col des Quatre Chemins


Col de Châteauneuf


Col de Rostan


Col de Valberg


Col de la Cuillole


P.S. Il giro l'ho poi fatto a giugno. Qui trovate le mie impressioni.