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venerdì 27 giugno 2025

BALTIC 2025

Prologo

L'anno scorso il nostro viaggio estivo è saltato, così quest'anno abbiamo deciso di non risparmiarci e affrontare quella meta che stiamo sognando da un po' di tempo: i paesi baltici.

L'allontanamento da casa sarà praticamente tutto in autostrada e le previsioni ci dicono che il periodo è caldo, così partiremo presto, la mattina del 28 giugno, per avvicinarci al Tarvisio viaggiando, per quanto possibile, un po' al fresco.

Poi attraverseremo l'Austria senza fermarci (3,70€ di vignetta) per raggiungere Budweis, in Repubblica Ceka, dove incontreremo un vecchio amico ed abbandoneremo le autostrade; poi Auschwitz, Varsavia (dove probabilmente ne incontreremo un altro) e avanti, fino a Tallinn, dove riposeremo un paio di giorni, non prima di aver visitato l'isola di Saaremaa ma... inutile anticipare ciò che ancora non conosciamo: decideremo dettagli e tappe di giorno in giorno e scriveremo (quasi) tutto qui.

Per ora sappiamo che partiremo con Madi, la nostra Aprilia Shiver 900 del 2018 con, all'attivo, circa 85.000 Km. Due borse laterali e un bauletto già belli pieni e un sacco impermeabile da una quarantina di litri ben piegato in fondo al bauletto, pronto per ciò che si aggiungerà alle cose da riportare a casa.

A presto!


28/06/2025 - Casa - Venzone (UD)

hstzzz ggggh rrrrr azzo d uaifai gzzr t t t t ah ...ecco, ora il WIFI prende. Scusate.

Non vi sto a raccontare il viaggio: autostrada da Fossano a Venzone, dalle 06:15 alle 12:45, dai 20 ai 32°. Si chiama tratta di avvicinamento, come quella di domani.

Però ci siamo fermati in un bellissimo posto che avevo conosciuto otto anni fa, andando in Austria: Venzone. Si tratta di un borgo medievale che, sebbene parzialmente ricostruito dopo il terremoto del '76, non ha perso una virgola del suo fascino.

Vi lascio qualche foto, ci ritroviamo domani.









Dimenticavo:

Buona serata!

29/06/2025 - Venzone (UD) - Budweis (CZ)

Partiti non troppo presto verso Tarvisio e l'Austria, su statale, almeno fino quasi al confine.

Bella strada, a parte qualche fastidioso giunto di dilatazione e i pochi paesini da attraversare. Curve per lo più ampie e veloci, buon fondo e bellissime montagne tutto intorno.
Poi... l'imbocco dell'autostrada e poi ancora autostrada, fino in Repubblica Ceca.
Benzina carissima, sull'autostrada austriaca, intorno ai 2,30 al litro) e limiti a volte assurdi, dai 60 ai 100, vuoi perché ci sono dei lavori (tanti), vuoi perché c'è la galleria o la curva... sei sempre lì, a rallentare, ad andare troppo piano.

A qualche km dal confine con la Repubblica Ceca, Madi ha iniziato a reclamare benzina ma... non un benzinaio... Appena superato il confine, l'esposizione universale permanente dei distributori di carburante: la Super98 a 1,40€ al litro. E chi lo apre un distributore in Austria vicino al confine Ceco?!

Va beh, fatto il pieno siamo ripartiti verso Budweis (o České Budějovice, come preferiscono dire qui) su strada normale.

Inizialmente volevo andare a Brno, a trovare il mio amico Jan, ma poi lui stesso mi ha ricordato che non vive a Brno ma a Budweis. 🙄

Abbiamo, così, scoperto una città dal centro storico magnifico e sede di molti ottimi birrifici. Jan ci ha accompagnato ad un veloce Beer Tour e quella che mi è rimasta impressa è la birra della Capra Gravida, almeno questo è il significato del suo nome.



Poi, sempre con Jan, un'ottima cena innaffiata da altrettanto ottima birra, una passeggiata nel centro storico e... a riposare: anche grazie al caldo, abbiamo passato due giornate pesanti. Domani tratta breve e riposo, dalle parti di Litomysl, ancora in Cechia.






30/06/2025 - Budweis - Svratka (CZ)

L'idea era quella di arrivare a Svratka, vicino a Litomysl, prendere posto in un albergo situato nei boschi, che avevo adocchiato sul web, e riposare. Erano previsti meno di 200 km in autostrada, però, appena entrati in autostrada, appunto, vedo il nome di un'uscita che mi ricorda qualcosa: Hluboka... l'ho già sentito... mumble mumble... Sì, ora ricordo! Ci sono stato ad un incontro di lavoro, dove mi hanno portato a visitare un castello eccezionale!

Riesco a prendere l'uscita all'ultimo e mi infilo su una bellissima strada (da moto) in mezzo ai boschi, che in otto km ci porta proprio dove volevo tornare con Roz, solo che non me lo ricordavo. 🙄

Raggiungiamo il castello che è ancora presto, c'è pochissima gente e, così come capitò a me qualche anno fa, anche Roz resta a bocca aperta davanti al castello e al suo giardino.


Prima visita guidata in inglese (almeno non è in ceco) alle 10:40. Sono le 09:30. Facciamo i biglietti e ammazziamo il tempo con una passeggiatina nel parco e nel bosco.

Alle 10:40, puntuali, iniziamo la visita. Come sempre è vietato fare foto all'interno. Poco male, ne ho scaricata qualcuna dal web per rendere l'idea. Eccole.





Ci fa da guida un simpatico ragazzo ceco, molto preparato (almeno questa è l'impressione) e con un inglese molto ben comprensibile da noi che, come quasi tutti nel gruppo, anglofoni non siamo.

Alla fine del giro ci accomiatiamo e, sentendoci parlare, si rivolge a me e Roz con lo sguardo stupito e le parole "Ma... siete italiani?" A quel punto ci siamo stupiti noi, per la sua pronuncia quasi perfetta e, dopo due chiacchiere, siamo rimasti intesi che, la prossima volta, ci guiderà in italiano.

Lasciamo il castello e torniamo alla moto, passando davanti ad un ristorantino collegato ad una birreria (nel senso che la birra la fanno) molto invitante (sarà l'ora). Decidiamo di accomodarci nel dehor e ordinare qualcosa da mangiare e da bere. Dovete sapere che in Repubblica Ceca il quantitativo massimo di alcool nel sangue per poter guidare è zero, così ero ormai rassegnato a pasteggiare ad acqua quando il cameriere mi ha proposto una delle loro birre alcool free. L'ho presa e, devo dire, era ottima!

Ripartiamo decidendo di rimanere fuori dall'autostrada e i primi km, almeno una cinquantina, sono stati su strade molto movimentate da belle curve, salite e discese, in mezzo ai boschi, poi, dopo Brno, non essendoci un'autostrada, la statale è intasata dai camion: uno dietro l'altro. Fortunatamente, in moto sorpassiamo abbastanza agevolmente, anche se sento spesso le gambe di Roz tendersi e stringersi contro di me; arrivati quasi a destinazione lasciamo quella che ormai ho battezzato come camionabile per infilarci nuovamente tra i boschi ma non prima di finire in un cantiere (grazie TTDC) dove, abbiamo scoperto dopo, potevano passare solo i residenti muniti di apposito pass e dov'era appostata, all'uscita, un'auto della polizia a controllare, macchina per macchina, i pass (notare che noi eravamo ancora all'oscuro di tutto).

Arrivati a noi il poliziotto mi ha chiesto qualcosa ma, ovviamente, non ho capito nulla, quindi gli ho chiesto se parlasse inglese e lui, a quel punto, ha chiamato il suo collega e ci ha lasciati nelle sue mani. Questo, dopo essersi informato circa dove fossimo diretti, mi ha anche chiesto se non avessimo visto la segnaletica, al che gli ho detto che avevamo sì, visto dei cartelli ma senza grafiche e scritti in ceco... lui ha annuito e, dopo averci detto che anche lui ha una Yamaha, ci ha fatto attendere che le due auto ferme al semaforo proprio dietro di lui se ne andassero che poi, non visto, ci avrebbe fatto passare.

Ancora una quindicina di bellissimi chilometri e siamo arrivati. L'albergo, non prenotato, aveva posto e con una cinquantina di euro ci ha dato una grande camera in una delle sue tante costruzioni nel bosco (le chiamano bungalow), con tanto di terrazza, colazione e accesso alla piscina.

Cena, condita da due pinte di birra Pilsner alla spina: 25€ in due... insomma: qui si vive bene.

Per domani i piani sono cambiati: la visita ad Auschwitz è saltata perché non abbiamo prenotato per tempo, così non c'è più posto per i prossimi giorni. Punteremo verso Czestochowa e quel che sarà... sarà, tanto la nostra meta è il viaggio.

Buonanotte.