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sabato 23 luglio 2016

Riprendiamoci la Corsica

Ci siamo quasi, è tutto pronto.
Soprattutto lo spirito, che è lo stesso della canzone del grande Freak Antony: Riprendiamoci la Corsica.

Bonaparte era italiano
qualche diritto lo abbiamo...

Dai facciamolo davvero
un gesto gratuito ma fiero
giocheremo sul relax vacanziero
approfittiamo dello svacco salottiero...

Sarà una mitica impresa
per la sorpresa non avranno più difesa
se perdiamo, chiederemo perdono
usciremo col prossimo condono

Riprendiamoci la Corsica
...
Se va male, proveremo con la Svizzera


Chiaramente una canzone pacifista, e noi, come lui, andremo, armati di spirito rock, ci prenderemo la Corsica e ce la porteremo a casa nelle nostre memorie, anche quelle digitali.

Anche questa volta seguiteci su LocationOf in tempo reale; proveremo anche a tenere un diario di bordo, insomma, venite in vacanza con noi, ci riprendiamo la Corsica e... mal che vada, proveremo con la Svizzera.


Corsica 2016 - Diario di bordo


Foto, sensazioni e commenti... dal vivo.

Seguiteci su Locationof, e mettete nei vostri segnalibri questa pagina, presto aggiungeremo info... restate in linea.


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Giorno zero trasferimento in Corsica


Partiti!
Va beh... prima bisogna fare colazione!

Savona: Primo aperitivo.

Sul traghetto.

Un ripasso al percorso di domani.

Terra!

La birra Petra è buona ma qui stiamo degenerando!


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I giorno Bastia - Porto Ota

Oggi molti Km e 6 passi. Meglio rifornirsi. Bene.

La Corsica non ci mette molto a mostrarsi in tutta la sua bellezza...

...e noi ci mettiamo poco ad adattarci.

Il caldo si fa insopportabile ma...

...le strade sono così belle che non ci si fermerebbe mai...


Colori e paesaggi magnifici e...

Colli stupendi.
(Col St. Nicolas, Col de la Serra, Fontaine de Morello,
Bocca di Vezzu, Col de Palmarella, Bocca A Croce)

Fino ad arrivare al meritato riposo.
Permettetemi di segnalare l'eccellente Hotel Le Lonca della catena Logis.
Poi...

...tramonto da cartolina a Porto, ...

...cenetta sulla spiaggia (costosa ma così così) e a nanna. Stanchi morti!
(A proposito: a Porto evitare ristorante U Pescadore)


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II giorno Porto Ota - Corte

Partiti da Porto (Ota) dopo abbondante colazione, la deviazione per l'acquisto del carburante offre al navigatore un'ottima occasione per portarci un'altra volta sulla strada errata. Peccato (per lui!) che si tratti di magnifici calanchi in roccia rossa  ricca di ferro.



I molti turisti e qualche camion creano ingorghi ma... a volte sono occasioni per conoscere gente nuova e fare due chiacchiere.


Va beh... ripercorriamo a ritroso la dozzina di (magnifici) chilometri dei calanchi di Porto e prendiamo su per boschi, patrimonio dell'Unesco, che ci portano ai passi Vergio e D'Ominada.


Strade liscie e curve da favola, con molti 'amici' sulla strada: capre, maiali e mucche. Una situazione molto, molto corsa.



Finiamo il viaggio con 9 km sotto l'acqua (nessuna foto, e allora?) ma arriviamo indenni a Corte: una bella, bella città, con un invidiabile centro storico e molti  bei locali. Non riusciamo a non farne tesoro. Dei locali, ovvio.


Poi via: a nanna!


Domani cinque colli!


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III giorno Corte - Cervione

Dormita fenomenale. Se vi capita di passare, l'Attracchju è un'ottima scelta per un B&B: silenzioso, pulitissimo, personale discreto ma disponibile e... tutto nuovo. Anche la colazione non è stata male.

Oggi 5 colli dalla strada stretta stretta.


Max ha bisogno di benzina e decidiamo che l'avremmo trovata per strada. Giunti al primo colle, dopo oltre 20 Km, dobbiamo tornare indietro: il distributore successivo era a 50-60 km e, per di più, non sulla nostra strada.
Ripartiamo e, dopo il secondo colle la gomma posteriore mi s'affloscia. Bucato. Tanto per cambiare.


Max ha una bomboletta d'emergenza e, pur inesperti, riusciamo a mettere la moto in condizione di viaggiare ai 40-50 km/h.


...fino a un paio di chilometri dall'hotel.


Corsa a comprare una nuova bomboletta e... sarà che é nuova, sarà l'esperienza accumulata, questa volta va decisamente meglio. Se domattina sarà ancora gonfia, porteremo la moto a casa così com'è.
Speriamo.

Veniamo ai colli: il ritorno al mare avviene su una settantina di km di strade di montagna, strettissime ma molto ben tenute, con una riga di mezzeria che, spesso, non lascia un metro per parte.


Strade molto belle, molto da moto.
I colli: Erbajolo, Col de La Foata, Bocca di San Gavinu, Col de Provo, Paisolu di San Ghjulianu.


Arrivati a destinazione, la costa di Cervione, ci accoglie un nuovo hotel a tre stelle che non tarda a dimostrarsi un disastro: in camera c'é cattivo odore (pare causato dal condizionatore), la piscina (su cui danno le nostre finestre) è rumorosa e il personale del ristorante ha sicuramente vinto il premio antipatia ininterrottamente nelle ultime venti edizioni. Hotel Orizonte a Cervione. Segnatevelo.

Domani rientro a Bastia e riposo.
Buonanotte!



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IV giorno Cervione - Bastia


Giornata di riposo, anche dello spirito ma non DAGLI spiriti (intesi come alcoolici!).
Colazione come sempre abbondante, dimostrando, vieppiú, che la civiltà finisce là dove incomincia il buffet; poi lo spostamento a Bastia, cercando un gommista o un meccanico che sistemasse la ruota bucata ieri. Una quarantina di chilometri di superstrada che pareva l'Aurelia il primo weekend di agosto, con visita a un concessionario Harley Davidson, un gommista Michelin e un multimarca. Nessuno che avesse voglia di sostituire una chambre a una vecchia Aprilia. Alla fine il gentilissimo concessionario Aprilia/Suzuki di Bastia ha risolto una volta per tutte.


Veramente gentile e professionale.

Poi, riposo, riposo e riposo.

Infine, conclusione con cena in un locale molto carino, sulla Place du Marche, in pieno centro: L'Ardoise.
Lo consiglio a tutti per pochi indiscutibili motivi:

  • bontà;
  • simpatia;
  • idea;
  • gentilezza;
  • gioventú;
  • prezzo.


Carne e/o pesce crudi e una pietra bollente su cui ognuno cuoce ciò che gli piace, come gli va.


Ottimo modo per concludere una vacanza. Figuriamoci la giornata!

Ora a nanna: domattina si parte presto per... la camurria del traghetto.



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V giorno Rientro

Operazioni di carico espletate senza intoppi. Viaggio noiosissimo...



WiFi lentissimo a 3 Euro x 2 ore.

A Savona operazioni di scarico rapide e via, svicolando tra le auto praticamente ferme, fino al casello dell'autostrada. Poco più di un'ora di scorrevolissima A6 e siamo all'Open Baladin per un'ultima birra. poi... a casa.

Potete rivedere tutto il tragitto che abbiamo percorso su LocationOf.

Alla prossima.


sabato 16 luglio 2016

Stand-by prima di un viaggio

Aspettando di partire.
Quel momento in cui si è pronti, si ha predisposto tutto e immaginato quel che sarà ma... non è ancora il momento.

Più è importante ciò che si sa che succederà, più lo si è desiderato, più tempo si ha impiegato a prepararlo, più volte lo si ha vissuto, con la fantasia, maggiore è la sensazione che manchi ancora un dettaglio o che qualche cosa possa andare storto.

Ansia.

Succede sempre, prima di un viaggio. E più si ritiene importante il viaggio, prima ci si ferma per prepararsi alla partenza. Una sorta di stand-by dove tutto è pronto ma tutto è fermo.
Un po' per non riscaldare il motore, che dovrà essere fresco, un po' per avere il tempo di controllare e ricontrollare tutto.

Niente dev'essere lasciato al caso. Niente di prevedibile dovrà poter fermare il viaggio.
Come se ci si potesse pensare ora per non pensarci più dopo, come per scremare il viaggio dalle sue componenti più noiose, lasciando che tutto il divertimento si scateni alla partenza, senza più pensieri.

Ma, contrariamente a quello che sembra, la preparazione di un viaggio è parte integrante e fondamentale del viaggio stesso, non il suo prodromo ma il suo inizio, molto simile alla sua fine: appena giunti a destinazione si inizia a rivivere, nella memoria, ogni momento del viaggio, scartando quelli meno piacevoli o noiosi ed esaltando i migliori; allo stesso modo, prima della partenza si vivono già molti momenti del viaggio, in un'altra area del cervello, più a destra, si immagina, si sogna. Anche se oggi è molto più difficile immaginare: nella ristretta area di uno schermo si dispone di tutte le informazioni necessarie a viaggiare senza muoversi, così per ogni viaggio pianificato, prima della partenza la curiosità farà sì che si siano già visti in anteprima tutti gli angoli più remoti dei posti che si visiteranno.

Per questo, quando succede che, per un qualsiasi motivo, non si può più partire per un viaggio preparato tanto a lungo, nella memoria rimane traccia di tutte le volte che quel viaggio lo si è immaginato, formando una sorta di memoria di un evento mai avvenuto nella realtà, ma vissuto più e più volte con la propria immaginazione.

 

Così, alla fine del viaggio, la parte importante di quel che si porterà a casa non saranno le immagini né le storie da raccontare ma i momenti trascorsi con amici vecchi e nuovi, le sensazioni provocate da ogni incontro con culture diverse e situazioni sconosciute, quel senso di arricchimento che resta dopo aver appreso qualcosa che prima non si conosceva. Tutte cause di quella voglia di ritornare a pianificare un nuovo viaggio, per viverne tutti i momenti, dalla sua preparazione, allo stand-by, all'elaborazione del suo ricordo.